Il cannibale di Piento in ospedale psichiatrico

Il giovane ha lasciato il carcere di Castrogno per Reggio Emilia

PINETO. Il cannibale di Pineto ha lasciato il carcere di Castrogno. Luca Michelucci, (nella foto), il giovane operaio finito in carcere copo aver confessato di aver accoltellato una donna per ucciderla e mangiarle i piedi, mercoledì mattina è stato trasferito all'ospedale psichiatrico di Reggio Emilia. Il provvedimento è stato disposto dal giudice dopo la perizia psichiatrica. Il gip Giovanni de Rensis, nel frattempo, ha anche sospeso il processo. Questo dopo il risultato della perizia psichiatrica chiesta dal pm Irene Scordamaglia con la formula dell'incidente probatorio. Per il consulente della procura, infatti, Michelucci è incapace di intendere e di volere, socialmente pericoloso e processualmente incapace.

Ma di diverso avviso è il perito nominato dalla parte civile (l'impiegata comunale di Pineto accoltellata a novembre mentre stava facendo footing e rappresentata dall'avvocato Renzo Di Sabatino): per questo consulente, infatti, il giovane è processualmente capace, in grado cioè di partecipare ad un processo. Il gip, intanto, ha fissato una nuova udienza per il 21 novembre: entro quella data Michelucci (difeso dall'avvocato Antonino Orsatti) dovrà essere sottoposto ad un nuovo accertamento psichiatrico per stabilire se la situazione sia cambiata.

Sull'operaio 24enne, che da novembre è in carcere con l'accusa di tentato omicidio premeditato e aggravato, si sono già espressi i servizi psichiatrici del carcere che definiscono Michelucci «un soggetto schizofrenico con dei rilievi di cannibalismo e necrofilia). Nell'udienza di convalida Michelucci aveva ammesso di aver tentato di uccidere la donna per mangiarle i piedi. L'aggressione è avvenuta a novembre nella pineta di Pineto: qui l'uomo ha atteso l'arrivo della donna, un'impiegata comunale di 40 anni, che stava facendo una passeggiata. L'ha accoltellata più volte sfiorandole il cuore e un polmone. La donna, che è riuscita a difendersi, è stata salvata dall'arrivo di un passante. (d.p.)

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