Il centro nutrizione prima declassato e poi smembrato

L’ex primario De Cristofaro apre ambulatori privati pazienti in fuga dalla Asl per continuare a farsi curare da lui

GIULIANOVA. Centro di fisiopatologia della nutrizione in mezzo al guado. Una delle punte di diamante della sanità giuliese attraversa un momento di crisi, dopo l’addio del suo fondatore, Paolo De Cristofaro , che da settembre è andato in pensione. E mentre il centro adesso ha addirittura problemi di sede, essendo sparpagliato fra la vecchia vicino all’ex Ospizio marino e alcuni locali nel servizio di endocrinologia al quarto piano dell’ospedale, l’appeal di De Cristofaro non tramonta. E così molti pazienti lo seguono nei diversi studi che sta aprendo, a Rimini e Teramo e a Giulianova, solo per citarne alcuni. Pazienti che arrivano da tutto il Centro-Sud anche con gravi disturbi dell’alimentazione, dall’anoressia alla bulimia.

Dopo l’addio del fondatore, la Asl ha nominato responsabile Maria Giovanna Nespoli, già a capo del servizio di endocrinologia dell’ospedale di Giulianova. Contemporaneamente, come già annunciato dal direttore generale della Asl, Giustino Varrassi, il centro, già declassato a struttura semplice, deve essere trasferito in ospedale. Un abbandono della sua vocazione territoriale già criticato in passato, su cui la Asl è stata irremovibile, sostenendo invece la positività dell’abbinamento alla chirurgia bariatrica. Una struttura, dichiarò Varrassi «dove i pazienti potranno essere curati in maniera onnicomprensiva, e con un'assistenza completa adatta a pazienti con patologie multidimensionali. Inoltre sarebbe possibile controllare meglio anche quante e quali prestazioni verrebbero prenotate nel Cup». Ma i genitori dei pazienti avevano avversato tale ipotesi, evidenziando come il trasferimento del centro nell'ospedale sarebbe dannoso per i pazienti stessi, e come la struttura serva proprio ad evitare i ricoveri ospedalieri.

Il trasferimento comunque sia, va per le lunghe, anzi è bloccato a metà. Dunque parte delle attività del centro regionale di fisiopatologia della nutrizione è ancora vicina all’ex Ospizio Marino, parte è al quarto piano dell’ospedale nel servizio di endocrinologia e una parte sarà sparpagliata in vari spazi liberi del “Maria Santissima dello Splendore”.

Il tutto, si mormora, in attesa di far sloggiare il reparto che con il servizio di endocrinologia condivide la stessa ala al quarto piano, cioè la diabetologia. Pare che quest’ultima sarà spostata al sesto piano, dove tempo fa c’era l’otorino. Ma al momento in quei locali ci piove, quindi la Asl prima deve ristrutturarli, poi potrà trasferirci la diabetologia.

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