Il centro trasfusionale trasloca Per ora spostati solo i donatori 

Mazzini, tutto il servizio entro l’anno lascerà il secondo lotto per il primo, sempre al pianterreno Il primario Lucidi Pressanti: rinnoveremo le attrezzature, il resto lo trasferiremo quando arriveranno

TERAMO. E’ iniziato il trasferimento del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale (Simt). Il servizio diretto da Gabriella Lucidi Pressanti si sta trasferendo dal secondo lotto al primo, sempre al pianterreno, negli ex locali di cardiologia e medicina nucleare e di fronte allo sportello di ritiro analisi cliniche. Per il momento a partire da ufficialmente da oggi – in pratica da qualche giorno – i donatori di sangue ed emocomponenti dovranno andare al primo lotto. I giorni e gli orari resteranno invariati ad eccezione del giovedì pomeriggio in cui, in questa fase di transizione, le donazioni verranno effettuate fino alle 17.
«E’ il primo passo verso il trasferimento dell'intero centro trasfusionale, si parte con i donatori e la medicina trasfusionale come la salassoterapia», spiega il primario Lucidi Pressanti, «successivamente saranno trasferite le attrezzature per la lavorazione del sangue e la sua conservazione e le attrezzature per la diagnostica di laboratorio. In questi giorni stiamo facendo l’ordine per gli arredi, in un mese e mezzo li dovremo avere».
Il centro è diviso in due parti: un ingresso esterno, in cui si sta ultimando l'installazione dell'ascensore, destinato a i donatori e agli utenti della medicina trasfusionale. Poi c’è la parte più interna, riservata alla diagnostica, il cui accesso sarà riservato esclusivamente al personale addetto. Ma visto che quest’ultima non è completata e ci sono i lavori in corso per installare l’ascensore nell’accesso esterno riservato al pubblico, per ora tutti passano dall’interno. Nella nuova sede è presente personale della Fidas che assisterà i donatori e tutto il personale del servizio è comunque a disposizione per dare indicazioni sul nuovo percorso. «Siamo molto soddisfatti, i locali sono molto luminosi, climatizzati e presto arriveranno anche i nuovi arredi», commenta Gabriella Di Egidio, presidente della Fidas.
«La sede è più funzionale in modo dar ottemperare a tutto quanto previsto dalla normativa vigente ma anche dai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti, oltre che dei donatori e dell'utenza», aggiunge Gabriella Lucidi Pressanti, «ed è corrispondente ai requisiti dettati dall'accreditamento istituzionale. Secondo il nostro cronoprogramma potremo ultimare il trasferimento fra la fine dell’estate e la fine dell’anno: dipende da quando ci arriverà la fornitura di attrezzature nuove. Inutile spostare quelle vecchie, così evitiamo spese aggiuntive». Peraltro Lucidi Pressanti fa notare che è in atto una ristrutturazione completa dei centri trasfusionali della Asl per mantenere un’organizzazione all'avanguardia: quello di Sant’Omero lo è già, ora iniziano i lavori a Giulianova e presto anche ad Atri.
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