giulianova, era stato indicato come candidato sindaco 

Il “Cittadino governante” scarica Andrea Palandrani

GIULIANOVA. Assemblea quasi plenaria quella che si terrà questa sera in uno studio legale di via XXIV Maggio e che radunerà gli stati generali del Cittadino Governante. Unico assente di rilievo, in...

GIULIANOVA. Assemblea quasi plenaria quella che si terrà questa sera in uno studio legale di via XXIV Maggio e che radunerà gli stati generali del Cittadino Governante. Unico assente di rilievo, in quanto non invitato, è Andrea Palandrani, docente di storia e filosofia al liceo scientifico Einstein di Teramo, fino a poco tempo fa dato per sicuro candidato sindaco per lo stesso raggruppamento politico. Nei giorni addietro voci sempre più insistenti parlavano di un “divorzio” di fatto tra la linea politica ed organizzativa tracciata dal leader storico Franco Arboretti e quella proposta dal Palandrani. All’ordine del giorno della riunione odierna viene posto come argomento “importanti comunicazioni” tra cui, appunto, la scelta del candidato sindaco in vista delle prossime elezioni comunali, e la partecipazione all’assemblea pubblica indetta per il prossimo 27 settembre al Kursaal per parlare ed illustrare la variante presentata dalla proprietà sul piano di recupero dell’area ex Sadam. Quest’ultimo è un argomento che il Cittadino Governante ha avuto sempre a cuore e sul quale sin dall’inizio ha speso molte energie. Sul mancato invito, Palandrani vede una sorta di estromissione dall’alto e afferma: «Avevo espresso alcune considerazioni in vista della prossima campagna elettorale, avevo in mente certi propositi che non sono stati condivisi e, dopo essere stato designato quale candidato sindaco dal direttivo, non mi è stato consentito di ascoltare il parere dei soci e dei simpatizzanti che sarebbero stati ben contenti della scelta caduta sulla mia persona. In quella sede avrei proposto alcune strategie, ma è stata considerata una forzatura nei tempi». Secondo Palandrani sarebbe stata bocciata anche l’idea di formare dei tavoli di lavoro tematici e per aree oltre alla formazione di una lista “under 30”. Ancora l’insegnante: «Ho proposto pure di iniziare a pensare ad una coalizione tra forze civiche, tant’è che in tanti mi stanno avvicinando. Sono stati sufficienti pochi punti discordanti per essere estromesso. Del resto non potrei essere un candidato sindaco “ostaggio” di vecchie logiche e di una campagna elettorale già sperimentata e perdente». Palandrani precisa comunque di non essersi dimesso dal direttivo e dall’associazione e aggiunge: «E’ bastato poco per essere rimosso, della serie “vietato dissentire”. Secondo chi ha deciso la mia emarginazione non sarei stato un valore aggiunto in quanto per loro ciò che conta sono le idee ed il programma e non le persone compreso il candidato sindaco». In molti parlano dell’avvocato Alberta Ortolani come probabile candidato sindaco per il Cittadino Governante, ma in tanti scommettono che alla fine sarà sempre Arboretti a correre per quella poltrona.
Alfonso Aloisi
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