Il Comune congela il progetto del parco nell’area in abbandono 

L’associazione “Parkattiva” ha presentato a settembre la proposta ma nel frattempo Acqua e Sapone ha chiesto lo spazio per un parcheggio. Mastrilli: «Tutto fermo, ora dicono che serve un bando»

ROSETO. Un parco pubblico attrezzato, recintato e video sorvegliato in una zona verde a sud di Roseto, di fronte alla piscina comunale, che ora è piena di rifiuti. E’ il progetto che l’associazione “Parkattivo” ha presentato al Comune l’8 settembre 2017 ma che, a distanza di 8 mesi, ancora non trova risposta. La presidente dell’associazione, Lorena Mastrilli, due giorni fa ha richiesto al Comune una convocazione per un confronto pubblico sul progetto, che riqualificherebbe la zona e che darebbe la possibilità a bambini e adulti di usufruire di un parco in tutta sicurezza, e per il Comune non ci sarebbe nessun costo visto che il tutto sarebbe coperto da sponsor.
«Presentai questo progetto al sindaco Di Girolamo già nel marzo 2017», precisa Mastrilli, «mi diede il suo appoggio indirizzandomi all’assessore Petrini per la formulazione della richiesta, visto che per decreto comunale esisteva già la possibilità di affidamento di aree verdi. Dato il parere favorevole mi attivai nel costituire l’associazione».
Spunta però un’altra richiesta da parte della società “Acqua e Sapone” (che ha un negozio a ridosso dell’area), ossia l’acquisto dell’area per realizzare un parcheggio da 60 posti. «In quella zona i parcheggi abbondano e non credo siano indispensabili», dice Mastrilli, «comunque a marzo 2018 sono riuscita a parlare con il vicesindaco Simone Tacchetti, al quale ho chiesto una risposta certa, perché mantenere un’associazione ha dei costi, e lui mi ha detto che la questione del parcheggio di Acqua e Sapone era superata, e che a giorni avrebbero proceduto con la compilazione e autorizzazione dell’affidamento». Allora la presidente si riattiva, fa fare tutti i controlli dell’area per la sicurezza e realizza dei rendering del progetto per presentarlo meglio agli sponsor. Ma dal Comune fanno sapere che ci sono due richieste e che serve un bando per l’affidamento. «Dal 20 aprile che si deve fare il bando», spiega Mastrilli, «io non voglio scavalcare le procedure, ma sentirmi dire adesso che ci vuole un bando mi fa arrabbiare perché lo si poteva fare già a settembre, così che a novembre si poteva seminare e oggi i bambini starebbero già a correre nel parco. Mi chiedo perché gli amministratori, che vogliono una città bella, pulita e sicura non abbiano agevolato un progetto che qualificherebbe un’area abbandonata».
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