La procura inasprisce le accuse contro un ex direttore di banca e chiede il processo bis<BR>

Il pm: «Maltrattò la moglie, lei si uccise»

 TERAMO. La procura inasprisce le accuse per Fernando De Flaviis, 60 anni, di Mosciano, ex direttore generale di banca, imputato per maltrattamenti alla moglie morta suicida nell'agosto del 2006.  Il pm Stefano Giovagnoni ha firmato una nuova richiesta di rinvio a giudizio per morte come conseguenza di maltrattamenti, così come disposto a gennaio nell'ordinanza emessa dal giudice monocratico Angela Di Girolamo al termine del processo in cui l'uomo era imputato per maltrattamenti. Ora sarà il giudice per le udienze preliminari a stabilire se l'ex direttore di banca debba essere sottoposto ad un altro processo in Corte d'Assise. Il giudice nella sua ordinanza ha ipotizzato un collegamento tra i maltrattamenti e il suicidio. Per questo a fine processo ha stabilito che il reato da contestare sia quello della morte come conseguenza di altro delitto, riviando gli atti al pm per un nuovo capo d'imputazione. Secondo il giudice i maltrattamenti avrebbero trovato riscontro in varie testimonianze e in un referto medico stilato dopo che la donna si era presentato al pronto soccorso. Per il magistrato i maltrattamenti iniziati nel 2003, sia fisici che di natura psicologica, avrebbero portato la donna ad uno stato di prostrazione tale che non può non essere collegato con il gesto del suicidio. La donna, una insegnante, nell'agosto del 2006 si uccise lanciandosi dal viadotto del Salinello, ma in primo momento la procura a carico dell'uomo aveva ipotizzato solo il reato di maltrattamenti non avendo ravvisato collegamenti tra questi e il disperato gesto. L'indagine era iniziata dopo il suicidio. La squadra di polizia giudiziaria della polstrada, a cui erano state delegate le indagini, aveva raccolto molte testimonianze di colleghi di lavoro della donna. (d.p.)

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