Il rito dei maturandi tra penne benedette musica e preghiere 

Cinquemila studenti da tutto il Centro Italia a San Gabriele I frati li elogiano: «Non è più una giornata di sballo»

ISOLA DEL G.S.. È iniziato ieri tra migliaia di penne al cielo per la tradizionale benedizione e tra raccomandazioni di sostegno a San Gabriele, il conto alla rovescia dei cento giorni agli esami di maturità per i cinquemila studenti – secondo la questura – che hanno animato il santuario di Isola del Gran Sasso. Un appuntamento che ha richiamato studenti dall'Abruzzo e dalle regioni vicine, arrivati con 66 autobus e più di 400 auto per affidarsi al santo protettore dei giovani.
«Ci affidiamo a San Gabriele e con lui ci sentiamo più sicure», hanno dichiarato Martina Rubicini di San Benedetto del Tronto e Marika Bottini di Chieti. «Speriamo che San Gabriele ci faccia la grazia», hanno aggiunto Emilyanna Pace e Cristina Gallina del liceo economico-sociale dell’Aquila. Una giornata intensa «che ha superato di gran lunga le nostra aspettative» come hanno dichiarato Francesca Testardi e Benedetta Fainelli di Teramo e che ha rappresentato un importante momento di incontro. «Questa manifestazione è molto bella perché si riuniscono tutte le scuole, si fanno amicizie ed è un segnale forte di integrazione e contro ogni forma di intolleranza» hanno commentato Nicolò Cistola, Pietro Di Serafino e Giordano Galiffa del liceo scientifico “Peano” di Nereto. Momenti di raccoglimento con la preghiera “a colori” a gruppi nella cripta del santo dove ognuno ha scritto il suo nome nel colore che più lo rappresenta, quelle dedicate alle vittime dell’areo caduto in Etiopia e per il Venezuela e nelle due messe durante le quali sono stati raccolti pensieri in un’ampolla sotto l’altare. «Cercate il Signore come ha fatto San Gabriele, Gesù ci ama ed è meglio affidarsi a lui», ha detto durante l’omelia il vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, «nel suo amore vi auguro di raggiungere i vostri traguardi e di preparare l’esame, ma anche il vostro futuro». E momenti di festa con l’animazione dello “Zoo scuola” e il ritorno della musica dal vivo con i Red Light Carpet J”, band arrivata dal Portogallo, e dj set e con il rito della benedizione delle penne davanti alla basilica.
Settemila penne e segnalibri sono stati donati dalla Fidas che anche quest’anno ha allestito una postazione per sensibilizzare alla donazione del sangue. «Ho portato tre penne per sicurezza», ha detto Claudia Viviani di Teramo. «Io sei, così sto in una botte di ferro» ha aggiunto Aurora Di Felice. «Io ho portato tutto l’astuccio con calcolatrice e porta-fortuna», ha confidato Diego Iannamorelli del “Fermi” di Sulmona. Le magliette con le frasi ironiche sugli esami indossate dai ragazzi quest'anno sono state premiate. Terza classificatala 5M del liceo musicale di Teramo con «Tra basso e melodia, ho solo voglia di andar via che sia 100 o sia 60 saluto tutti e vado in vacanza», seconda la 5H del Classico di Teramo con «In omnia pericula testa testicula» e i primi con «Quando miro il cielo a veder le stelle dico tra me pensando: “al 60 ci arriveremo copiando?”». Una giornata senza incidenti, in un clima di serenità e sana baldoria. «I ragazzi hanno capito che non è la giornata dello sballo», ha dichiarato il rettore del santuario padre Natale Panetta, «ma la giornata in cui ci si apre all’altro e ci si dona al prossimo». Ma la preoccupazione di tutti è la nuova formula dell’esame con l’orale con le buste a scelta. «Con le tre buste è tutto lasciato al caso» dice Domenico Di Paolo dell’ “Einstein” di Teramo. «Rivogliamo la tesina: con le buste non ci abbiamo capito niente», hanno proseguito Martina Marinelli di Sant’Egidio e Riccardo Ceci di Teramo. «Sembra di stare a “C’è posta per te” e nessuno sa come si svolge» hanno concluso Elisa Ciccarelli, Beatrice D’Innocenzo, Gessica Patti e Donatella Marinaro del “Marconi” di Pescara.
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