Il sindaco rilancia l’eco-giunta

Da Bruxelles vieta l’auto blu agli assessori: tutti in bicicletta a pedalare

TERAMO. Da Bruxelles il sindaco Maurizio Brucchi rilancia l’eco-giunta. L’assegnazione ad ogni assessore di una bicicletta istituzionale per gli spostamenti in centro è uno dei provvedimenti illustrati ieri mattina dal primo cittadino nel corso dell’incontro con centinaia di suoi colleghi sul ruolo delle città italiane nella lotta al riscaldamento del pianeta.
Il Patto dei sindaci, siglato nella sede della Commissione europea, ha messo al centro dell’attenzione Brucchi e la sua iniziativa adottata un anno fa, subito dopo l’insediamento in Comune.

GIUNTA IN BICI.
Il sindaco in campagna elettorale ha battuto molto sulla città del pedone e della bicicletta. E per dimostrare che fa sul serio, appena formata la giunta regala a tutti i suoi assessori una bicicletta nera con tanto di simbolo del Comune e incarico dell’assegnatario abolendo l’uso dell’auto privata o di servizio per muoversi in città.
L’idea è che gli amministratori devono dare l’esempio ai cittadini e Brucchi ne è a tal punto convinto che spesso lo si vede pedalare lungo i corsi e le piazze principali affiancato dai suoi collaboratori. Ma per gli assessori, abituati a muoversi sempre in macchina, è una novità scomoda.

UN ANNO DOPO.
A distanza di quasi dodici mesi dalla rivoluzione su due ruote gli amministratori, almeno a parole, aderiscono con entusiasmo all’obbligo dettato dal primo cittadino. L’unico ad ammettere che la bici la usa poco è l’assessore all’ambiente Rudy Di Stefano che promette però maggiore impegno. Qualche guaio fisico rende la pedalata poco opportuna a Giorgio D’Ignazio (sociale) e Mirella Marchese, (personale) che preferiscono gli spostamenti a piedi.
Un uso della bicicletta “non spasmodico” è dichiarato da Giovanni Luzii (politiche europee), mentre Corrado Robimarga (urbanistica) superato l’inizale scetticismo ritiene le due ruote «di una comodità mostruosa». Il vicesindaco Alfonso Di Sabatino e Piero Romanelli (pubblica istruzione) pedalano nel tragitto casa-ufficio quando c’è bel tempo. Giorgio Di Giovangiacomo (lavori pubblici) assicura di aver già consumato e sostituito le gomme, Mario Cozzi (commercio) e Guido Campana (eventi) sono ormai fedelissimi del pedale.

IL FURTO.
Brucchi in pratica non è più sceso dal sellino e quando, poco prima di Pasqua, gli hanno rubato la bici, parcheggiata sotto casa, ha sguinzagliato in piena notte il suo più stretto collaboratore Vinicio Ciarroni. E’ stato lui a ritrovarla in piazza Sant’Anna e a riportarla al primo cittadino dopo essere stato inseguito dal ladro. Nel frattempo Brucchi aveva allertato polizia e carabienieri anche perché nelle borse legate alla forcella aveva lasciato le chiavi di casa.

A BRUXELLES.
Davanti ai suoi colleghi a Bruxelles il sindaco snocciola gli interventi del Comune per l’ambiente: dai bus elettrici, alla pedonalizzazione del centro. Colpiscono nel segno però le bici istituzionali. «Sono le auto blu dei miei assessori», sottolinea il primo cittadino, «con quelle si muovono in città e vengono alle riunioni di giunta». Sarebbe ancor più significativo se ci andassero anche alle sedute consiliari alla Gammarana.

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