Il teatro in vendita per fare cassa

Il Comune costretto a cedere ex chiese e scuole, approvata la delibera

TERAMO. Il Comune mette in vendita i propri beni immobili. E' stato approvato ieri mattina in consiglio comunale l'elenco delle proprietà immobiliari che, inutilizzabili a fini istituzionali, possono essere collocati sul mercato. L'amministrazione li userà per fare cassa, compensando i tagli ai traseferimenti economici da parte dello Stato. Nel documento, da allegare al bilancio di previsione, figurano soprattutto ex scuole sparse su tutto il territorio ed edifici in centro storico, molti dei quali già in passato dichiarati vendibili ma che finora non hanno trovato acquirenti. Ci sono anche strutture importanti, come il teatro comunale e l'edificio del liceo musicale "Braga", in vendita solo sulla carta. Si tratta di immobili ritenuti di grande valore soprattutto per l'attivazione di piani di recupero di parti importanti del centro.

DE ALBENTIIS. Uno dei pezzi forti messi sul mercato è l'ex scuola De Albentiis. La struttura è stata inserita quest'anno nell'elenco delle proprietà alienabili dopo che il Comune ha rinunciato a recuperarla. Fino a giugno del 2007 ha ospitato gli alunni di un asilo nido e di una scuola materna ma a settembre è stata chiusa per gravi problemi di stabilità. Il tentativo di avviare un piano di ristrutturazione con il coinvolgimento dei privati non è andato a buon fine. «A questo punto», sottolinea l'assessore al patrimonio Rudy Di Stefano, «va subito avviata una gara per la cessione dell'immobile». Il prezzo stimato dall'amministrazione è di 678mila euro. In via De Albentiis è in vendita anche l'area del vecchio cimitero al costo di 500mila euro.

MOLINARI. Un'altra ex scuola è stata dichiarata vendibile. Si tratta della "Molinari", in piazza Aldo Moro. L'enorme complesso, che comprende anche una palestra, ha un valore superiore ai cinque milioni di euro. In passato ospitava una scuola media, ma da anni è stata affidato all'università che lo utilizza per la facoltà di veterinaria. Il Comune mira a tornare in possesso dell'immobile ma non è detto che lo metterà in vendita. «La struttura», spiega il sindaco Maurizio Brucchi, «potrebbe formare uno dei poli scolastici insieme all'edificio della scuola elementare di via Pepe che si trova nella stessa zona».

I LAVATOI. Tra i beni vendibili in tempi brevi rientrano una decina di lavatoi sparsi in varie frazioni. Si tratta di piccole strutture dal valore di poche migliaia di euro: potrebbero essere acquistate dai proprietari di edifici vicini che intendono riutilizzare gli spazi ricavati dalla loro demolizione.

INVENDUTI. Per quanto riguarda le ex scuole frazionali e i locali, alcuni dei quali in abbandono, che si trovano in centro, tra via della Pinacoteca, vico del Pensiero, piazza del Sole, vico del Carro e altre zone, i tentativi di vendita per ora non sono riusciti. «Gli immobili inutilizzati», afferma Alberto Melarangelo (Pd), «possono essere assegnati ad associazioni che da tempo chiedono una sede all'amministrazione».

VENDITE VIRTUALI? «Non venderemo il teatro comunale», chiarisce Brucchi. L'immobile in corso San Giorgio, come l'ex chiesa di Santa Maria a Bitetto traformata nell'auditorium del "Braga" e l'ex inceneritore di contrada Carapollo dove attualmente c'è la base operativa della Team, sono stati inseriti nell'elenco per obblighi di legge. L'amministrazione inserirà i beni strategici, come il mercato coperto di piazza Verdi e le case popolari di via Longo, in ampi interventi di riqualificazione urbana.

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