la protesta

Il Wwf Abruzzo contro l'air gun: «Una nuova minaccia per il nostro mare»

Appello del Wwf a Provincia e Comuni costieri teramani perché ricorrano contro la “Spectrum Geo”

TERAMO. Un appello alla Provincia e ai Comuni della costa teramana perché ricorrano al Consiglio di Stato per fermare l'ennesima minaccia per i cetacei e per il delicato ambiente sommerso dell’Adriatico. A lanciarlo il Wwf Abruzzo che punta il dito contro il progetto della Spectrum Geo per la «valorizzazione» di nuovi bacini sedimentari o la rivalutazione di bacini sedimentari già oggetto di ricerca e produzione di idrocarburi al fine di fornire dati aggiornati a clienti interessati. Un'iniziativa contro cui la Provincia di Teramo e i Comuni interessati avevano già proposto ricorso al Tar, ricorso che era stato respinto dal tribunale amministrativo. «Se i Comuni ricorrenti della costa teramana insieme alla Provincia di Teramo non adiranno in appello al Consiglio di Stato», scrivono in una nota Fabrizia Arduini del Wwf zona frentana e costa teatina, Alessia Felizzi della Riserva naturale di Punta Aderci e Vincenzo Olivieri del Centro studi cetacei, «avremo 700 chilometri di costa, da Rimini a Santa Maria di Leuca, per un area di 30.000 chilometri quadrati che verrà scandagliata con la tecnica dell'air-gun, una tecnica di sondaggio geofisico per ispezionare i fondali marini basata sul rilascio in mare di fortissimi spari di aria compressa, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. Una pratica devastante per molte forme di vita, specie per i grandi mammiferi marini». L’appell alla Provincia e ai Comuni teramani verrà formalizzato in occasione di un’iniziativa in programma domani. A due anni dallo spiaggiamento a Vasto di sette capodogli, domani alle 15, presso il punto informazioni della Riserva regionale di Punta Aderci, a Punta Penna, il Centro studi cetacei, la Riserva di Punta Aderci, il Www zona frentana e costa teatina,«per non dimenticare il drammatico stato dei nostri mari e le nuove minacce, posizioneranno un grande pannello con la storia dello spiaggiamento, avvenuto il 12 settembre 2014; un episodio drammatico, ma che ha dimostrato come la gente abbia a cuore la vita del mare. Alle ore 15,30 si partirà invece con le barche dal porto di Vasto, per liberare splendidi esemplari di tartaruga marina caretta caretta per dare un segno di speranza, e uno stimolo ad abbandonare un modo di fare che ha la imperdonabile prerogativa di cancellare il futuro per le nuove generazioni».