In lutto per Di Paolo «È una grave perdita»

Il cordoglio dell’intera regione per la morte del manager della Gelco e presidente di Confindustria Teramo. Oggi pomeriggio a Pescara i funerali

TERAMO. «Diceva che c’è una stella che protegge la nostra azienda. Ora a fianco ad essa ce n’è un’altra, ed è lui». Il direttore dello stabilimento della Gelco, Massimiliano Bolognesi, sintetizza in una frase il vuoto che Salvatore Di Paolo ha lasciato non solo nell’azienda, ma in tutta la provincia di Teramo e anche oltre. Presidente di Confindustria Teramo dal 2009, Di Paolo è morto alle 21,30 di venerdì sera, nella sua casa di Pescara. Ha ceduto alla malattia contro cui lottava ormai da tempo. Le sue condizioni si sono aggravate una quindicina di giorni fa, proprio mentre stava facendo un nuovo ciclo di chemioterapia.

Da ieri pomeriggio all’ospedale Santo Spirito di Pescara è stata allestita la camera ardente, in cui si sono succeduti personaggi noti e meno noti. In primis i suoi collaboratori della Gelco, azienda del gruppo Perfetti-Van Melle di Castelnuovo Vomano, fra cui Roberto Bergogni e Generoso Varani. Ma ieri pomeriggio, fra gli altri, hanno voluto rendergli omaggio anche il vicepresidente della giunta regionale abruzzese Alfredo Castiglione e l’assessore regionale al lavoro Paolo Gatti.

Già da ieri a Castellalto, nel cui territorio sorge la Gelco, le bandiere erano a mezz’asta e per oggi il sindaco Vincenzo Di Marco ha proclamato il lutto cittadino. Di Paolo, infatti, pur essendo nato a Napoli 63 anni fa, era cittadino onorario di Castellalto dal 2011. Di Marco lo definisce un «grande manager che ha contribuito negli ultimi 30 anni, in maniera importante attraverso il gruppo Gelco, alla crescita economica, sociale e culturale del nostro comune e dell’intera provincia».

Di Paolo era stato rieletto per la seconda volta, all’unanimità a capo di Confindustria Teramo. «Scompare una mente illuminata», è il messaggio dei vicepresidenti Agostino Ballone, Ercole Cordivari e Fabrizio Sorbi, «a cui avevamo affidato la speranza di poter interpretare il cambiamento in questa congiuntura così difficile e piena di insidie per le imprese teramane ed abruzzesi. Di Paolo era una persona dalle grandi qualità umane e professionali e sapeva offrirci quella fiducia che a volte è indispensabile per guardare con occhi diversi il futuro di una comunità».

In particolare Ballone lo ricorda come «un uomo di assoluto valore. Di grande sensibilità e moderazione, ne sentiremo la mancanza». «Per noi è stato un maestro e un padre», afferma commosso Giammaria de Paulis, presidente del gruppo Giovani imprenditori di Confindustria, «ci ha dato forza, ci ha insegnato uno stile di vita». Dal 2011 Di Paolo era anche presidente della Fondazione dell’Its Agroalimentare, che ha contribuito a far decollare, oltre ad essere presidente del polo agroalimentare “Agire”. Tanti i messaggi di cordoglio. «Perdo un amico», dichiara il governatore Gianni Chiodi, «Salvatore Di Paolo è una delle persone più nobili che abbia mai conosciuto sia per il suo modo di fare impresa che nei rapporti umani. Teramo perde una persona di grande valore come poche volte capita di incontrare nella vita». «Ho avuto modo di apprezzare», testimonia il parlamentare Giulio Sottanelli, «le sue grandi doti professionali, la sua disponibilità, la sua capacità di visione e il suo impegno in ambito sociale ed economico per il bene delle imprese teramane e abruzzesi, non posso poi dimenticare l’eleganza, la cortesia e la sua straordinaria gentilezza. Perdiamo un grande protagonista dell’Abruzzo ma mi auguro che il suo operato sia di esempio per tutti noi e per le generazioni future». «La nostra città e il nostro territorio», aggiunge il sindaco Maurizio Brucchi, «perdono un testimone vero, un uomo che ha operato “sul campo”, sempre pronto a fornire il proprio generoso contributo; una persona dallo stile raffinato, dai modi cordiali e affabili».

Massima stima anche da coloro che spesso hanno rappresentato “la controparte”. «Abbiamo apprezzato la sua caparbietà nel portare avanti relazioni sindacali innovative e la sua lealtà nei rapporti interpersonali sebbene molte volte ci siamo trovati su posizioni diverse. Siamo vicini alla famiglia», commenta Antonio Scuteri, segretario provinciale della Cisl. «Era una persona valida, che in modo tenace ha portato avanti il protocollo d’intesa per lo sviluppo della provincia, nonostante la malattia. Gli siamo riconoscenti: stava male ma ha continuato a impegnarsi per il rilancio della provincia. Poi magari non eravamo d'accordo su alcune “ricette”. Lo ricordiamo come una persona intellettualmente onesta, e di questi tempo non è poca cosa», conclude Alberto Di Dario, segretario della Cgil teramana. Di Paolo lascia la compagna Daniela, le figlie Valentina e Nicoletta e i nipoti. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 a Pescara, nella chiesa dello Spirito Santo.

(ha collaborato Vito De Luca)

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