sopralluogo del pm

Incidente mortale a Tortoreto, l’auto avrebbe invaso l’altra corsia

Secondo le immagini di alcune telecamere, il 78enne di Sant'Egidio procedeva in senso inverso e avrebbe invaso la corsia dalla quale sopraggiungeva Aldo Di Monte a bordo del suo scooter. Il pensionato è indagato per omicidio stradale

TORTORETO. E’ una dinamica che il pm Davide Rosati si appresta a ricostruire con un sopralluogo in programma sul posto quella del drammatico incidente in cui ha perso la vita Aldo Di Monte, per tutti “Pinuccio”. Il 32enne di Tortoreto è deceduto una settimana fa mentre andava al lavoro in moto, vittima di un incidente stradale avvenuto sulla Strada provinciale 8, proprio all’ingresso dell’abitato di Salino.

leggi anche: Tortoreto, automobilista di 78 anni indagato per la morte del motociclista Il pm contesta l'omicidio stradale all'anziano conducente di una Panda, che dopo l'incidente ha sostituito una ruota e poi ha chiesto al suo carrozziere di sostituire lo specchietto retrovisore danneggiato dal contatto con lo scooter di Aldo Pinuccio Di Monte, il 32enne morto nello schianto

Alcune telecamere di videorveglianza di una delle aziende della zona hanno ripreso l’impatto tra lo scooterone Beverly di Di Monte e l’utilitaria guidata da un 78enne di Sant’Egidio alla Vibrata che procedeva in senso opposto. E da queste immagini non si escluderebbe l’ipotesi che l’automobile possa aver invaso la corsia opposta, ipotesi che è all’esame degli investigatori. L’anziano è indagato per omicidio stradale: l’uomo si è presentato spontaneamente ai carabinieri diverse ore dopo l’incidente che inizialmente sembrava un’uscita di strada senza responsabilità di terzi. L’anziano ai carabinieri ha dato questa versione: «Quello scooter mi è venuto addosso, ci siamo urtati e io ho creduto che il guidatore fosse scappato perché non l’ho visto più nello specchietto. Non sapevo fosse morto, me lo ha detto il carrozziere quando gli ho portato la macchina danneggiata». Una versione, la sua, al vaglio degli investigatori. Il pm Rosati nelle indagini si avvale, oltre che dei carabinieri intervenuti sul posto, anche degli specialisti della polizia stradale. Oltre che dai filmati, un contributo determinante potrebbe arrivare dall’esame dei mezzi che sono stati posti sotto sequestro. (d.p.)

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