Il tavolo regionale sulla vertenza IperSimply convocato dal presidente Giovanni Lolli con le parti sociali

L'AQUILA

IperSimply, chiusura confermata. I lavoratori saranno trasferiti

Prima riunione del tavolo regionale sul punto vendita della grande distribuizione a Piano d'Accio. Il sindaco D'Alberto chiede garanzie su stipendi e ricollocazioni

 

TERAMO. L'azienda non recede dal piano di chiusura dell'IperSimply di Piano d'Accio entro il 30 settembre prossimo e propone un piano ricollocazione dei dipendenti che dovrà essere discusso approfonditamente con i rappresentanti dei lavoratori. I sindacati hanno già detto che una soluzione si potrà trovare se i trasferimenti saranno in qualche modo circoscritti nel perimetro regionale. Questi, per ora, i punti discussi all'Aquila, nel corso della prima seduta del tavolo di crisi regionale sulla vertenza teramana della grande distribuzione commerciale. Presenti il presidente facente funzioni della Regione, Giovanni Lolli, il presidente della Provincia di Teramo, Renzo di Sabatino, il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, con le delegazioni sindacali e i rappresentanti del gruppo Sma IperSimply. Ha partecipato alla riunione anche il consigliere comunale Andrea Core. A seguito del Consiglio municipale dello scorso martedì, durante il quale sono stati prima ricevuti e ascoltati i lavoratori e successivamente, all'unanimità, è stato votato un ordine del giorno, il tavolo odierno, si afferma in un documento del Comune di Teramo, «è stato una importante occasione per ribadire le posizioni già espresse dall'amministrazione municipale. L'Ipersimply di Piano d'Accio, riconosciuto da molti come ex Cityper, ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per la comunità teramana: si tratta del primo ipermercato di grandi dimensioni aperto in città, un luogo al quale la nostra comunità, nel corso degli anni, ha dato moltissimo e al quale i lavoratori hanno dedicato la propria vita costruendolo e facendolo crescere. La chiusura apre una ferita quasi impossibile da ricucire, specie in un periodo di profonda crisi economica e sociale, legata fortemente alle calamità naturali che hanno colpito e messo a dura prova Teramo e la provincia». L'amministrazione del sindaco D'Alberto ribadisce che, «per questi motivi, i termini temporali imposti dal gruppo Sma, con la decisione di chiudere il punto vendita, decisione comunicata ai lavoratori solo 20 giorni prima, risultavano e risultano tuttora inaccettabili». Tutte le istituzioni coinvolte «hanno ribadito la disponibilità e la volontà di affrontare la vertenza con la massima chiarezza possibile; istituzioni e sindacati hanno inoltre posto condizioni per avviare una trattativa sul futuro dei lavoratori. Condizioni che sono state in parte sottoscritte dalla delegazione del gruppo aziendale», si riferisce nel documento comunale. Dopo il primo incontro di oggi, le parti si sono date nuovamente appuntamento per giovedì 20 settembre, alle 9.30, in Provincia. «L'amministrazione comunale», sottolinea il sindaco D'Alberto, «considera la vertenza IperSimply una priorità assoluta per la città e continuerà a lavorare per mettere in campo ogni iniziativa possibile, affinché si giunga a una soluzione dignitosa, nell'interesse di Teramo, dei teramani e dei lavoratori. Ribadisco la contrarietà al metodo adottato dalla proprietà e torno a chiedere garanzie e certezze sul piano di trasferimento. Oltre a ciò, chiediamo che l'azienda continui ad assicurare il pagamento degli stipendi ai lavoratori, almeno fino alla chiusura di questa fase, e invitiamo a considerare le difficoltà in cui le scelte annunciate, che ci auguriamo possano essere riviste, pongono a intere famiglie».