Isola del Gran Sasso, sindaco e assessore condannati per la country house nel Parco

Fiore Di Giacinto e Luigi Savini condannati per la country house realizzata senza autorizzazioni nel parco nazionale Gran Sasso-Laga. Nei guai anche il responsabile dell'ufficio tecnico comunale Guerino Di Stefano

TERAMO. Sindaco uscente, ex assessore e dirigente comunale condannati per la country house realizzata senza autorizzazioni nel parco nazionale Gran Sasso-Laga: i giudici del tribunale di Teramo (presidente del collegio Giovanni Spinosa, a latere Angela Di Girolamo e Ileana Ramundo) questa mattina hanno condannato ad otto mesi il sindaco uscente Fiore Di Giacinto (a capo di una giunta di centrosinistra) e il responsabile dell'ufficio tecnico comunale Guerino Di Stefano entrambi accusati di abuso d'ufficio. E' stato condannato ad un anno, invece, Luigi Savini, ex assessore alle attività produttive, imputato sia come amministratore e sia come costruttore.

Savini era accusato anche di abuso edilizio insieme ai fratelli Roberto, Domenico e Aladino, contitolari dell'impresa che nel 2007 realizzò il manufatto. I tre, imputati di abuso edilizio, ieri mattina sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Il collegio, inoltre, ha disposto la demolizione dell'immobile. L'edificio, secondo quanto accertato nell'indagine condotta dal pm Laura Colica, sarebbe stato realizzato in barba a tre vincoli: sismico, del Parco e paesistico. (d.p.)

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