ricavati 300mila euro

L’Agrario costruisce cantina e frantoio con i terreni venduti

TERAMO. L’istituto agrario ha venduto una parte del cospicuo patrimonio immobiliare. Un anno fa, con un’operazione studiata dal vicepreside Carlo Matone, furono messi all’asta terreni e rustici in...

TERAMO. L’istituto agrario ha venduto una parte del cospicuo patrimonio immobiliare. Un anno fa, con un’operazione studiata dal vicepreside Carlo Matone, furono messi all’asta terreni e rustici in abbandono, nelle colline vicino Teramo. Ora l’istituto raccoglie i frutti della vendita, che ha fruttato 300mila euro. «Finora abbiamo ricavato questa somma, ma contiamo in futuro di incrementarla», spiega la preside, Silvia Manetta, «con i soldi a disposizione stiamo facendo un bando a procedura ristretta per trovare il tecnico che progetterà un laboratorio per la lavorazione delle olive e delle uve. Penso che al massimo alla fine dell'estate riusciremo ad affidare i lavori».

Insomma, a breve la scuola disporrà di un piccolo frantoio e di una cantina. La struttura sorgerà accanto alla vigna. «Ora riusciamo a lavorare un po' di uve ma con mezzi rudimentali. Eppure raccogliamo anche 100 quintali di uva all'anno dalle nostre vigne: ne possiamo lavorare un quinto, per cui dobbiamo venderle. Invece disponiamo di una collezione ampelografica, cioè di un’ampia collezione di vitigni, quasi tutti i classici dal greco di tufo alla malvasia. Il vino che produrremo lo potremo commercializzare, ma potremo anche mettere le nostre strutture a servizio delle aziende locali e ricavarne degli introiti», aggiunge la preside. C’è poi l’intenzione di creare un laboratorio di analisi, molto più attrezzato di quello che già c’è a scuola. «L’ambizioso progetto di fondo è far tornare l’istituto al centro dell'agricoltura locale», annuncia Manetta, «ad esempio noi abbiamo già messo a disposizione due insegnanti che, a chiamata, gratuitamente vanno nelle aziende, per risolvere i problemi delle piante».

La preside cita il progetto di agricoltura sociale, «un segno di civiltà e di impegno sociale per la città seguito dal professor Silverio Pachioli». Parla di un corso di formazione per persone svantaggiate, come ex detenuti, avviato da poco, in collaborazione con la Caritas: 80 ore in cui si insegnano a 25 iscritti le nozioni base dell’agricoltura. «Andremo a Chiareto nei terreni della diocesi attuamente inutilizzati per avviarli alla coltivazione: così si creano prospettive per un inserimento lavorativo dei corsisti».a.f.)

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