L’Agrario vende beni per 700mila euro

L’istituto mette all’asta case coloniche e terreni nei dintorni di Teramo, con il ricavato realizzerà nuovi laboratori

TERAMO. L’istituto professionale per l’agricoltura mette in vendita beni per 700mila euro. Si tratta di terreni, capannoni e case coloniche alle porte di Teramo. L’avviso pubblico di vendita all’asta di beni immobili di proprietà della scuola è stato pubblicato la settimana scorsa dall’istituto d’istruzione superiore “Di Poppa Rozzi”.

Sono stati messi in vendita tre lotti di aree edificabili a Nepezzano: uno è di 3.200 metri quadri (prezzo a base d’asta 106.315 euro), il più grande è di 6.500 (198.000 euro ) e uno di 2.200 metri quadri (88mila euro). A questo si aggiungono due lotti di terreni agricoli , uno a Colleatterrato basso di un ettaro e mezzo (prezzo a base d’asta 31.900 euro) e uno a Fiumicino di 8mila metri quadri ((32.252 euro ).

Il “Di Poppa Rozzi” mette in vendita anche due case coloniche, una posta in terreni proprio sopra la scuola, a piano d’Accio (prezzo a base d’asta 70.400 euro) e una a Nepezzano (116.523): entrambe hanno un’ampia una corte, quella di Nepezzano di 8mila metri quadri, l’altra di 5mila metri quadri con bosco. Non finisce qui. La scuola ha messo in vendita anche otto lotti un paio di chilometri più verso il mare, a Piane Pozzo. L’istituto è infatti proprietario di una casa colonica e alcuni capannoni in questa contrada alle porte della città, dove c’era l’azienda zootecnica, con una serie di rustici. Gli spazi sono stati suddivisi in otto lotti , che hanno importi a base d’asta da un massimo di 44mila euro a un minimo 11mila euro.

L’asta scade il 15 marzo: chi vuole partecipare deve fare un’offerta segreta entro il 15, indirizzata alla scuola. Bisogna allegare una cauzione del 5% della base d’asta. Tutta la documentazione è a disposizione negli uffici via Barnabei 2 (la sede del Di Poppa). Il bando comunque è stato pubblicato sul sito Comune e sul sito della scuola (www.iisdipopparozzi.it) che sta attaccando manifesti a Teramo e in tutti i Comuni limitrofi. L’asta si svolgerà il 18 marzo alle 16,30 al Di Poppa.

«Contiamo di ricavare oltre 700mila euro da questa vendita», spiega Carlo Matone, vicepreside dell’istituto agrario, «abbiamo un patrimonio immobiliare importante e abbiamo deciso di vendere minima parte di beni per investire in laboratori moderni, per far sperimentare agli alunni le nuove tecnologie soprattutto nel capo vinicolo e olivicolo. La Cassa del Mezzogiorno negli anni Sessanta, quando ha realizzato la scuola, ha pensato bene di comperare vari appezzamenti da destinare ad attività didattiche, circa 60 ettari nel comune di Teramo attorno alla scuola, 10 a Isola e a Civitella dove erano dislocate sedi secondarie. E’ un’operazione che comunque garantisce l’integrità dell’azienda agraria». Il ricavato sarà utilizzato per realizzare una cantina e un frantoio nell’area adiacente la scuola da far usare gli alunni per le attività didattiche. Attualmente gli studenti sono duecento, e le iscrizioni sono in forte crescita. «Anche quest’anno, sebbene le iscrizioni non siano chiuse, c’è una forte richiesta di partecipazione alla nostra scuola», riprende Matone, «e noi vogliamo dare una risposta adeguata e al passo con i tempi. Purtroppo siamo arrivati a vendere in un momento difficile, ci appelliamo a cittadini e imprenditori perché acquistino con fiducia questi beni tenendo presente del valore aggiunto: il ricavato sarà investito per migliorare l’offerta della scuola».

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