L’Osservatorio sulla casa «Canone concordato e utilizzo di alloggi sfitti» 

Sono gli obiettivi a cui lavora il nuovo organismo creato dal Comune per aiutare le famiglie in difficoltà: in vista accordi inquilini-proprietari

TERAMO. Canone concordato e utilizzo di abitazioni sfitte. Su questi due obiettivi è stato concentrato il lavoro dell’Osservatorio sulla casa attivato dal Comune. L’organismo, del quale fanno parte il sindaco Gianguido D’Alberto, l’assessore Valdo Di Bonaventura e i rappresentati dei sindacati degli inquilini, si è riunito lunedì per la prima volta, gettando le basi di interventi tesi a superare l’emergenza abitativa in città.
Il confronto è stato incentrato anche sul recupero delle palazzine di via Longo. Dopo la conferma del definitivo abbandono del progetto di housing sociale messo a punto dalla passata amministrazione, che avrebbe limitato gli spazi per cittadini disagiati negli edifici ricostruiti, sindaco e assessore hanno manifestato l’intenzione di reperire finanziamenti attraverso i quali rivitalizzare gli immobili esistenti, che però in parte sono stati già sgomberati. Gli amministratori hanno anche ricordato la recente riapertura della graduatoria per l’assegnazione di alloggi in casi di emergenza che ha sbloccato una situazione ferma da sette anni proprio a causa dell’intervento pianificato in via Longo.
La grave carenza di alloggi, però, richiederà anche altre misure. Per questo l’amministrazione si è detta pronta a farsi promotrice del dialogo tra proprietari e inquilini per l’attivazione del canone concordato, alla luce del costante rialzo degli affitti, e per creare le condizioni d’ impiego di abitazioni libere come risposta a situazioni di emergenza. «Il diritto alla casa va riconosciuto e garantito», precisa il sindaco, «anche a chi versa in condizioni di disagio sociale ed economico». Tramite l’osservatorio, dunque, il Comune mira a individuare soluzioni per famiglie e cittadini in difficoltà. «È necessario attivare una sinergia tra tutti i soggetti interessati quindi proprietari, inquilini e sindacati», sottolinea il sindaco, «torneremo a riunirci periodicamente e sarà nostra premura convocare le parti sociali e facilitare gli accordi per raggiungere canoni concordati: il Comune deve dare una risposta di carattere generale, non può dimensionarsi alla risposta singola, ma ha l’obbligo di individuare criteri e modalità che interessino equamente tutti coloro che sono coinvolti».
Alla riunione di lunedì hanno partecipato anche i rappresentanti dello Sportello sociale-Usb attivato dal centro politico comunista “Sandro Santacroce”. «Abbiamo evidenziato la necessità di costituire un fondo per il diritto alla casa», affermano, «che porteremo come proposta più strutturata nel prossimo incontro dell’osservatorio». Lo Sportello sociale si dice soddisfatto della prima riunione, ritenendo non scontata l’apertura da parte dell’amministrazione sulle problematiche connesse all’emergenza abitativa, e assicura che continuerà a tenere sotto controllo la situazione e a promuovere attività sul diritto alla casa.
Gennaro Della Monica
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