La Gis paga gli stipendi arretrati agli operai

Scibilia: «In pochi giorni ho fatto un milione di euro di fatturato»

MOSCIANO. La Gis paga due mesilità arretrate - lo stipendio di giugno e la quattrodicesima - all'ottantina di dipendenti, molti dei quali stagionali. E si ripropone di pagare lo stipendio di luglio entro questo mese.

E' quanto emerso da un incontro che si è svolto in Provincia, convocato dal presidente Valter Catarra su richiesta della Flai Cgil. Dall'incontro, a cui ha partecipato lo stesso proprietario, Pietro Scibilia, è emerso che «la situazione sta velocemente tornano alla normalità dopo la vicenda giudiziaria che ha investito la Adria Olii, società quest'ultima, alla quale la Gis aveva appaltato la distribuzione dei gelati e nei confronti della quale vanta un credito di circa 4 milioni di euro. In seguito alla vicenda giudiziaria che vede coinvolta la Adria, l'appalto è stato revocato e la Gis ha ripreso a distribuire in proprio», si legge in una nota della Provincia.

Scibilia ha spiegato che l'azienda è in «buona salute, in pochi giorni ha fatturato oltre un milione di euro. Abbiamo pagato gli stipendi di giugno e la quattordicesima e entro settembre pagheremo le spettanze di luglio. Certo, a questo punto, nel rispetto del lavoro della magistratura, è quanto mai indispensabile che i commissari nominati dal Tribunale procedano in tempi brevi a smobilizzare il credito vantato dalla Gis nei confronti della Adria». Scibilia, in un passaggio, ha tenuto a specificare che i risultati ottenuti, nonostante la difficile congiuntura, sono da ascrivere, soprattutto «al senso di responsabilità dei dipendenti ai quali va tutta la mia riconoscenza e alla collaborazione della Banca di Teramo».

Il segretario della Flai, Corrado Peracchia ha affermato di essere «soddisfatto dell'esito dell'incontro con particolare riferimento ai chiarimenti sulla vicenda giudiziaria e sullo stato dell'azienda. Siamo più sereni e cercheremo di avere un costante monitoraggio della situazione e su questo chiediamo un impegno della proprietà anche per garantire una piena tutela degli interessi dei lavoratori».