La rivolta dei pescatori sotto la torre di Cerrano

I vongolari protestano per il divieto di pesca all’interno del parco marino Il Cogevo: «Non molleremo, chiederemo l’annullamento dell’area protetta»

PINETO. Il popolo dei pescatori protesta contro il parco marino. Ieri pomeriggio sono scesi in spiaggia in oltre 200 per gridare più volte "vergogna" davanti alla Torre di Cerrano, sede dell' area marina protetta istituita 2 anni fa dal ministero dell'Ambiente. Si sono riuniti sotto il sole con trombette e striscioni per manifestare il proprio disappunto per il blocco della pesca su tutta l'area protetta.

Walter Squeo, coordinatore della Federpesca Abruzzo tuona : «Ci hanno tolto ben 7 chilometri di mare per pescare, e a causa del blocco, ci hanno ridotto del 20 % il territorio a disposizione per poter lavorare, così non avremo vita lunga. Questo è un parco “politico”, senza contenuti, i torrenti che lo delimitano sono inquinati secondo i dati di Goletta verde, e non si è fatto niente negli anni per evitare ciò. E' inutile mettere il divieto pesca quando non ci si cura di limitare l'inquinamento. Un idea per rilanciare l'occupazione giovanile era stata quella della creazione di una vongola “doc” pescata all'interno del parco, rispettando chiaramente specifiche regole. La commercializzazione di questo prodotto avrebbe dato maggiore impulso ad un settore che sta accusando forti colpi, sono stati oltre 1000 i disoccupati che ha prodotto il parco nel nostro comparto».

Giovanni Di Mattia, presidente del Cogevo (consorzio gestione vongole) di Giulianova e Martinsicuro che conta 82 imbarcazioni di vongolari dichiara: «La zona del parco era una delle zone più pescose, dopo due anni di blocco pesca abbiamo accusato diminuzioni di fatturato di oltre il 40%. L'area marina protetta rappresenta un’opportunità per tutti.Questa non sarà solo una dimostrazione isolata ma andremo avanti, abbiamo fatto un ricorso al Tar, vogliamo capire come è stato istituito questo parco, faremo istanza di prelievo degli atti e chiederemo l'annullamento di quest'area protetta».Tra i pescatori di vongole c'è anche chi raccoglieva ostriche nel parco. E' Antonio Mattucci di Roseto che afferma : «Bisogna avere più elasticità nel bloccare la pesca, sono d'accordo che in estate ci sia uno stop ma almeno negli altri mesi dovrebbero darci la possibilità di lavorare».Un altro pescatore aggiunge: «Nel 2004 siamo stati noi a fare il ripopolamento dell'area assieme all'istituto zooprofilattico e fondi regionali, Ieri a Cerrano c’erano polizia, carabinieri, guardia costiera e forestale. Sull’inquinamento il presidente del parco conferma che « i primi fondi che arriveranno dal ministero andranno spesi in questa direzione».

Domenico Forcella

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