La Tercas cambia i vertici di Caripe

Nuovo Cda dopo l'acquisto della banca pescarese per 228 milioni di euro

TERAMO. Tercas-Caripe: la svolta finale si concretizzerà in 48 ore. Entro domani la Cassa di Risparmio di Pescara avrà un nuovo consiglio d'amministrazione. Nuovi vertici a poche ore dalla cessione del 95% del pacchetto azionario alla Cassa teramana di Corso San Giorgio. Nuovi presidente e vice, a cui si aggiungeranno i nove consiglieri d'amministrazione. La decisione sarà presa al termine dell'assemblea dei soci, cui seguirà il consiglio d'amministrazione. Ma alcune anticipazioni ci sono.

LA RIVOLUZIONE. La prima è che il nuovo cda nasce nel segno della continuità e del legame col terriorio: avrà una forte rappresentanza pescarese, come ha annunciato al Centro, alcuni mesi fa, il direttore generale della tercas, Antonio Di Matteo. Non rischiano invece di perdere il posto i componenti del collegio sindacale, tra questi l'economista Pino Mauro che resta presidente dell'organismo di controllo. Il cambio del cda è una rivoluzione inevitabile dopo che la vendita è diventata ufficiale l'ultimo giorno del 2010. Il 31 dicembre, l'avvocato Lino Nisii, presidente della Cassa di Risparmio di Teramo, era infatti a Verona per firmare il contratto di acquisto del 95 per cento di Caripe spa, detenuto dal Banco Popolare, per un controvalore di 228 milioni di euro. La firma - che nel frattempo ha ricevuto il via libera di Bankitalia, Isvap e Antistrust - perfeziona l'accordo di cessione siglato lo scorso primo ottobre 2010, e prevede il pagamento del corrispettivo in quattro tranches, la prima delle quali, di 70 milioni di euro, è stata già versata contestualmente al trasferimento della partecipazione. Le ulteriori tranches, di 70, 50 e 38 milioni di euro, saranno versate in 18 mesi. Il gruppo Banco Popolare è stato assistito dallo studio legale Pavesi, Gitti e Verzoni; Banca Tercas invece dallo studio legale Hogan Lovells e in qualità di advisor finanziario da Banca Imi.

I NUMERI. La Cassa di Risparmio di Pescara vanta 384 dipendenti e 51 sportelli - di cui 45 in Abruzzo - più 5 tesorerie. Al 30 giugno 2010 esponeva attività totali per 1.694,7 milioni di euro - di cui crediti netti verso clientela per 1.534,9 milioni, al lordo di circa 173 milioni retrocessi al cedente, di cui 31 non-performing - raccolta diretta ordinaria pari a 1.232,4 milioni, raccolta indiretta di 908,7 milioni e un patrimonio netto di 117,5 milioni di euro. Questi i numeri dell'istituto adriatico che ha chiuso il primo semestre 2010 con un utile netto di 5,6 milioni di euro.L'acquisizione permette a Banca Tercas di diventare il primo gruppo bancario d'Abruzzo con 163 sportelli e attivi creditizi consolidati di 5 miliardi di euro.

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