La trebbiatura diventa una festa

Forcella, due giorni di tradizione con grandi mangiate e balli sull'aia

TERAMO. L'antica tradizione della trebbiatura del grano torna a rivivere nella frazione di Forcella con la rievocazione storica, giunta ormai alla sua quindicesima edizione, che prenderà vita sabato 24 e domenica 25 luglio.

La serie di operazioni preparatorie all'evento ha già preso le mosse domenica scorsa - come raccontano le foto - attraverso la raccolta e poi il conferimento, nella piazza del paese, della cosiddetta "capanna" fatta di cavalette di grano provenienti dai campi.

L'evento - organizzato dalla parrocchia di San Martino e dalla pro-loco di Forcella - entrerà però nel vivo solo nel prossimo fine settimana.  Sabato mattina alle 9.30 ci sarà l'arrivo in piazza dell'antica mietitrebbia alimentata da un trattore attraverso una cinghia.  Alle 18 sarà il momento della rievocazione della trebbiatura, tutta eseguita a mano e con l'antico metodo dagli abitanti della zona.  Alle 19.30 apriranno gli stand gastronomici che proporranno come piatto dell'evento "li maccarun de lu machinà", ovvero la pietanza a base di maccheroni alla chitarra fatti in casa che tradizionalmente veniva preparata dalle famiglie durante la trebbiatura.  Dalle 21 in poi la serata sarà allietata da musica e ballo in piazza.

Domenica 25 la giornata inizierà alle 9 con il raduno in paese dei trattori d'epoca e con la tradizionale colazione contadina di metà mattina, il cosiddetto "sdijun'".  Alle 11 sarà celebrata la santa messa, mentre nel pomeriggio, dalle 15 in poi, ci terrà la tradizionale sfilata di trattori d'epoca che passerà per Villa Vomano, Caprafico con rientro a Forcella. A seguire saranno consegnate delle targhe ricordo ai trattoristi intervenuti e sarà ripetuta la rievocazione della trebbiatura con il grano rimanente; la giornata si concluderà alle 19.30 con l'apertura degli stand e la musica in piazza dalle 21 in poi.

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