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Lago vietato ai pescatori, scatta la protesta

FANO ADRIANO. Sono tanti per lo più pensionati i pescatori che da giorni stanno raccogliendo delle firme per protestare contro la chiusura del lago di Piaganini, a pochi chilometri da Montorio lungo...

FANO ADRIANO. Sono tanti per lo più pensionati i pescatori che da giorni stanno raccogliendo delle firme per protestare contro la chiusura del lago di Piaganini, a pochi chilometri da Montorio lungo la statale 80. E' da un mese ormai che i pescatori, riuniti sotto la sigla di "Amici del Vomano" un'associazione di pesca e tutela dell'ambiente, non possono più pescare lungo le rive del lago di Piaganini, poichè l'Enel ha realizzato per motivi di sicurezza uno sbarramento per impedirne l'ingresso.

«E' assurdo», dicono in coro i pescatori , «che dopo 60 anni l'Enel ci impedisca di accedere all'area, definendola come si legge in questi cartelli una proprietà privata. Quest'area non può essere privata, poichè è demanio dello Stato, è dunque un bene di tutti. E poil'Enel stessa fino ad oggi ci ha gettato i pesci e organizzato delle gare di pesca, per cui non capiamo come improvvisamente siano insorti dei problemi legati alla sicurezza. Casomai, di poco sicuro in quest'area, ci sono questi due vasconi pieni di liquami in putrefazione che non vengono più utilizzati da decenni e che emanano una puzza disgustosa».

Ciò che chiedono gli "Amici del Vomano", con una lettera indirizzata al sindaco di Fano Adriano Adolfo Moriconi, competente per territorio, al presidente del Parco, al Genio Civile, all'Enel e all'Anas è di «adoperarsi affinchè tutti, pescatori e turisti di passaggio, possano tornare ad usufruire del lago».

Nel frattempo, loro che devono accudire anche Pippo e le altre quattro papere presenti nel lago, incuranti del pericolo scavalcano le recinzioni e saltano giù. (c.d.l.)

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