nel reparto di psichiatria 

Libri, concerti, cinema e teatro e il ricovero diventa più umano

TERAMO. C’è un modo per rendere meno traumatico il ricovero nel reparto di psichiatria. E il reparto del Mazzini, diretto da Gabriella Rapini, l’ha trovato. Il personale – medici, infermieri e Oss...

TERAMO. C’è un modo per rendere meno traumatico il ricovero nel reparto di psichiatria. E il reparto del Mazzini, diretto da Gabriella Rapini, l’ha trovato.
Il personale – medici, infermieri e Oss – organizzano anche attività che ben poco hanno a che fare con le tradizionali cure. «Attività di svago e terapie alternative possono essere un’ottima occasione per i dipartimenti di salute mentale volta alla “umanizzazione e personalizzazione delle cure”», spiega lo psichiatra Domenico De Berardis, «il reparto mira a trattamenti d’eccellenza, attuando terapie sempre più efficaci e con minori effetti collaterali. E accanto a questo riteniamo sia importante garantire all’utenza un luogo di cura umano, empatico e accogliente». Ecco che è nata la biblioteca, con libri donati dagli operatori e dai degenti stessi, per arrivare all’attuale progetto di lettura “Un libro in corsia”. Leggendo ma anche interpretando in chiave teatrale i brani, grazie alla collaborazione degli infermieri e dell’operatore sanitario del servizio Luigi Marietti, che ha una formazione teatrale, è possibile migliorare il benessere e la salute psichica degli utenti, ottimizzare la qualità del tempo in ospedale per diminuire sensazioni di stress e scoraggiamento e promuovere le socializzazioni tra i pazienti. Ma non è tutto. C’è il laboratorio delle emozioni, volto alla prevenzione dei disagi emotivi, al riconoscimento degli stati interiori dei pazienti, all’incremento della capacità di dare voce ai vissuti e al proprio comportamento. E poi ci sono i gruppi di mutuo-aiuto, per affrontare particolari situazioni di disagio, scambio reciproco di supporto tra persone che vivono una stessa situazione di vita e anche gruppi di psicoeducazione sia sui farmaci che sull’alimentazione corretta.
C’è stato già un assaggio, con un concerto di chitarra, di quello che sarà a breve il “Progetto musica”, organizzando concerti in reparto col conservatorio “Braga”, grazie alla disponibilità del direttore Federico Paci. E verrà anche riproposto il progetto “Cinema e Psichiatria” in cui i degenti vedono dei film e poi ne discutono. Altre attività riguardano i gruppi Emdr, tecnica importante per superare i traumi, tipo i disturbi post-terremoto, e un progetto di terapia cognitivo-comportamentale in reparto sul modello del dottor Franco Veltro di Campobasso. Inoltre, il direttore del dipartimento di salute mentale, Nicola Serroni, sta lavorando per dotare il reparto di un macchinario per la Tms (Transcranial magnetic stimulation), tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva, spesso appannaggio solo di università, per curare casi di depressione e ansia resistenti ai farmaci e altre patologie. «Determinanti per i progetti sono stati formazione del personale, relazioni interpersonali a tutti i livelli e capacità di mettere in atto strategie di coinvolgimento di utenti e familiari, tutto merito dell’equipe (composta dagli psichiatri De Berardis, Luigi Olivieri, Agostina Giardini, Tiziano Acciavatti, ndr) che ha collaborato al progetto realizzato gratuitamente, collaborando con psicologi volontari specializzati (Serena Di Natale e Roberta Di Teodoro)», conclude Rapini. (a.f.)