Lingua blu, la Regione cerca i vaccini

Riunione degli allevatori: «Bisogna fare presto, muoiono centinaia di pecore al giorno e le medicine non servono»

TERAMO. La lingua blu dilaga. La malattia ormai si è estesa a molti allevamenti di pecore e bovini. E giornalmente sono decine e decine le pecore che muoiono per la febbre alta e le complicanze del morbo.

Domenica sera a Campli si è svolta una riunione di allevatori, a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale Dino Pepe e il consigliere Sandro Mariani. Gli allevatori hanno discusso di quella che è una vera e propria emergenza e che interessa non solo la provincia di Teramo, ma anche quelle dell’Aquila e di Pescara. «La Regione ha preso in carico da settimane questa vicenda», spiega Pepe, «stiamo reperendo i vaccini, c’è un rapporto in corso con la Sardegna: sicuramente li avremo a disposizione nei prossimi giorni per iniziare vaccinazione partendo dalle greggi d’alta quota, che presto dovranno scendere a valle, per fare in modo che possano tornare in sicurezza. Poi stiamo predisponendo anche forme di indennizzo per chi perde i capi. Abbiamo sollecitato anche la direzione generale della Asl perchè sia vicina agli allevatori. Per il momento la priorità è reperire al più presto più di un milione di vaccini».

Vaccini in arrivo dalla Sardegna, dunque, ma bisogna fare presto. «La situazione è grave perchè la malattia è diffusa, i controlli dovevano scattare prima», osserva Domenico De Carolis, allevatore di Cortino, «il problema è che ora il vaccino non è pronto, la malattia si è propagata e sta facendo danni in zone sopra i mille metri dove la zanzara (un moscerino,ndr) che diffonde il contagio non doveva esserci. Al momento nelle aziende medio-grandi si perdono 7-8 capi al giorno. L’animale la mattina manifesta la malattia e nel giro di poche ore muore. L’importante è che la Regione si muova in maniera velocissima, se dobbiamo anticipare i soldi basta dircelo: l’importante è che ci diano subito i vaccini». «L'assessore all'agricoltura Pepe si sta impegnando tanto per avere al più presto i vaccini», aggiunge un altro allevatore di Macchia da Sole, Battista Caterini, «ma non è facile. Intanto il 7-8% dei nostri capi muore, e la percentuale può anche salire. In una settimana ho speso 600 euro di medicine ma non servono. Noi come facciamo a pagare le tasse se non vendiamo gli agnelli? A dicembre la perdita sarà di migliaia di euro, fino anche a 50mila, ad allevamento. E’ che l’allarme è scattato tardi: la Asl dice che nelle stalle sentinella le zanzare non c’erano. Ma da fine agosto i nostri capi hanno iniziato ad ammalarsi e a morire dai primi di settembre. Bisogna avere subito i vaccini: non si può distruggere un patrimonio di due-tre generazioni».

Un altro fronte riguarda la Asl, alle prese con una grave carenza di veterinari, basilari in questa fase. Bisogna vaccinare migliaia e migliaia di capi ma anche certificare la morte in tempi brevi, per ovvie ragioni igienico sanitarie.

Ieri peraltro l’istituto zooprofilattico “Caporale” ha diffuso una nota in cui si legge che l’istituto stesso, la Regione e le Asl «stanno mettendo in atto tutte le misure necessarie per il contenimento della malattia che non costituisce un pericolo per la salute umana». «Il primo focolaio confermato in Abruzzo», continua la nota, «si è verificato in una stalla di bovini nel comune di Tagliacozzo. Da allora la malattia si è diffusa interessando le province di L'Aquila, Teramo e Pescara. Ad oggi, sono ufficialmente confermati 32 focolai di bluetongue nella regione».Dopo la prima conferma di focolaio «la Regione», informa lo Zooprofilattico, « ha immediatamente convocato il Comitato regionale di zooprofilassi, il Crz. Il Comitato ha il compito di adottare e verificare il rispetto delle misure di contenimento e controllo che vanno dall'adozione dei provvedimenti necessari a estinguere i focolai a quelli finalizzati a limitare la diffusione della malattia, come la definizione delle zone di protezione e di sorveglianza, la verifica dello stato sanitario degli allevamenti, il blocco della movimentazione degli animali, la pianificazione e l'esecuzione di campagne vaccinali».

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