Liquami nel Tordino, pesci morti a decine

Allarme all’alba: Forestale e vigile ecologico cercano l’allevamento che ha riversato letame nelle vicinanze di Teramo

TERAMO. L’alveo del fiume invaso per centinaia di metri da una schiuma giallastra e nell’aria un fetore insopportabile. E poco dopo uno, dieci, cento e più pesci morti sul greto del fiume. Non accade in un angolo di uno sperduto Paese in via di sviluppo, ma a Teramo. A fare la scoperta, ieri intorno alle 6, il blogger Giancarlo Falconi, che portava a spasso il cane sul lungofiume del Tordino. «Ero sul ponte a catena», racconta, «e ho visto una schiuma che invadeva tutto il letto del fiume , proveniva da monte. Una situazione simile a quanto accaduto a febbraio, quando era avvenuto uno sversamento di letame da un allevamento». Falconi ha fermato una pattuglia dei carabinieri che passava in zona, ha poi chiamato la Forestale e il vigile ecologico teramano Vincenzo Calvarese, che pur essendo in ferie si è precipitato sul posto.

Quest’ultimo e la Forestale di Fano Adriano, di turno ieri mattina, stanno conducendo le indagini. Sono stati fatti dei prelievi, inviati all’Arta. E’ comunque pacifico che si tratta di sversamento di liquami zootecnici, anche per l’inconfondibile puzza che ha pervaso tutta la zona. «Io ho documentato tutto con foto e filmati», racconta Falconi che ha pubblicato il tutto su “I due punti”, «e ho risalito il letto del fiume per capire fin dove arrivava la schiuma: c’era almeno fino al ponte che porta a Mezzanotte». Il blogger ha tenuto sotto controllo la situazione. «Dopo un po’ ho iniziato a vedere sul greto tanti pesci morti - anche gruppi di 30-40 - e una piccola tartaruga. Ho visto anche un paio di pesci saltare fuori dal fiume, nel tentativo di sfuggire all’acqua inquinata». Falconi è indignato: «Il parco fluviale è stato ripulito, ma non serve se non ci sono controlli sui fiumi.Mi chiedo se la polizia provinciale ha mezzi adeguati per il controllo. Si sa che quando ci sono le piogge gli allevatori senza scrupoli ne approfittano per svuotare le vasche di letame».

La schiuma è scesa a valle, il Tordino presentava ieri evidenti tracce anche a Mosciano. L’allarme si è esteso a Giulianova: ci possono essere effetti anche alla foce. Le analisi dell’Arta diranno se ci saranno ripercussioni sulla balneazione. Intanto interviene Walter Squeo, vicepresidente del Cogevo e presidente regionale di Federpesca: «Ecco perchè non si prendono le Bandiere blu e perchè c’è sempre un’emergenza inquinamento: l’alveo fluviale non è controllato a dovere. Purtroppo c’è gente senza scrupoli, che va individuata e punita, anche perchè il danno alla pesca e al turismo è enorme». L’allevamento - che potrebbe essere nel territorio comunale di Teramo - rischia una denuncia per smaltimento abusivo di rifiuti zootecnici, con danno ambientale generato dall'inquinamento chimico-biologico della falda e delle acque del fiume.

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