Lolli: «Subito la ricostruzione leggera» 

Tavolo tecnico in Provincia, il presidente della Regione detta le linee ai nuovi vertici dell’Usr per accelerare le pratiche

TERAMO. Riorganizzare le procedure e l’ufficio, anche con una diversa distribuzione del personale, e concentrarsi sulla ricostruzione leggera, evadendo le pratiche di tipo B e consentendo così ai cittadini di rientrare a casa. E’ l’indirizzo consegnato ieri pomeriggio dal presidente vicario della Regione Giovanni Lolli alla nuova governance, seppur temporanea, dell’ufficio speciale per la ricostruzione nella prima riunione del comitato istituzionale per il sisma dopo la gestione di Marcello D’Alberto. Al segretario generale della Regione Vincenzo Rivera, al direttore del Genio civile regionale Giancarlo Misantoni e al capo della protezione civile abruzzese Antonio Iovino, da poco ala guida dell’ufficio, Lolli ha dunque dato il mandato di riformare l’Usr in modo che chi arriverà nei prossimi mesi si trovi di fronte ad un ufficio che abbia superato l’impasse in cui si trova ancora oggi, con numeri che lo stesso Lolli ha definito imbarazzanti. «C’è un problema di modello generale che non è il migliore possibile», ha detto Lolli, «il trend mensile di pratiche approvate, che è l’unico che conta, è troppo clamorosamente inferiore ad altre regioni. Mi dicono che il trend dell’ufficio di Roma è di 500 pratiche al mese. Mettiamo che sia l’obiettivo, noi siamo nell’ordine di due al mese». Una situazione insostenibile a fronte della quale il presidente della Regione, che ha sottolineato come a suo modo di vedere per la ricostruzione leggera le competenze dovrebbero essere spostate il più possibile in capo ai sindaci, ha chiesto un deciso cambio di passo. «Il mandato che diamo a questi tre signori, che di procedure se ne intendono, è quella di puntare sulla ricostruzione leggera», ha dichiarato Lolli, «in modo da far rientrare le persone a casa. È un dovere verso i nostri cittadini e verso la popolazione italiana, in quanto le persone fuori casa pesano sull’erario». Una necessità, quella di puntare sulla ricostruzione leggera, insita nei numeri dei danni post sisma. «La maggior parte del danno è catalogabile con esiti B», ha ribadito il presidente, «stiamo parlando di pratiche con 40-50mila euro di danni e di interventi che avvengono sulla base di perizie asseverate. Ogni pratica che non viene evasa si trasforma in un costo immensamente superiore» Sul tavolo anche la questione delle case Ater, che rappresentano la metà delle abitazioni con esito B. «Qui si deve prevedere un intervento specifico», ha detto Lolli rivolto ai nuovi vertici dell’Usr, «parlate con il commissario Ater». Altro aspetto fondamentale quello del personale, con la necessità di implementare il numero di unità a servizio dell’ufficio e risolvere la questione dei co.co.co nei Comuni, chiedendo alla struttura commissariale una proroga per affrontare il problema della loro ripartizione e trasformazione in tempi determinati. Soddisfazione per la riunione è stata espressa dal presidente della Provincia Diego Di Bonaventura. Il comitato tornerà a riunirsi tra due settimane per fare il punto della situazione.
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