Martelli, tutti licenziati Via ai picchetti a oltranza

Ancarano, la lavanderia industriale ferma l’attività e avvia la mobilità per 80 I sindacati: «L’azienda ha detto solo bugie, assicurandoci che non chiudeva»

ANCARANO. La Martelli ferma l’attività nello stabilimento di Ancarano e invia le lettere per l’apertura della procedura di mobilità a tutti gli 80 lavoratori.

Una chiusura lampo per un’azienda che fino al mese scorso era seduta a un tavolo in Regione e discuteva di possibili incentivi per proseguire l’attività. Un voltafaccia che lavoratori e sindacati non mandano giù, tanto che ogni giovedì organizzeranno picchetti davanti alla lavanderia industriale di Ancarano.

«Gli ultimi tre sono stati anni di confronto, durante i quali l'azienda ha chiesto alle lavoratrici ed ai lavoratori sacrifici in termini di salario, professionalità ed occupazione, con la prospettiva, sempre ribadita dalla Direzione aziendale, di salvaguardare la presenza industriale della Martelli e di mantenere il più possibile i livelli occupazionali», commentano Emanuela Loretone (Filctem Cgil), Giampiero Daniele (Femca Cisl) ed Emidio Angelini (Uiltec Uil), «l'ultima bugia è stata quella pronunciata in Provincia qualche mese fa, quando la proprietà aveva garantito che la Penny Jeans (società messa in piedi da poco dalla famiglia Martelli e che ha sede nello stabilimento di Ancarano), a partire da maggio, avrebbe portato commesse nella nostra realtà ed avrebbe potuto anche riassorbire parte del personale. Oggi discutiamo d'altro!!! Dopo mesi di attesa per l'approvazione ed il conseguente pagamento delle indennità di solidarietà, dopo la difficoltà perenne a far distribuire, attraverso la rotazione del personale, il peso della crisi, dopo procedure di mobilità pesantissime, dopo le rassicurazioni nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni abruzzesi, "ricevute" il 15 settembre nella sede vibratiana, la Martelli comunica di aver cambiato idea nel giro di 10 giorni!!».

Lunedì si è riunita un’assemblea dei lavoratori, che insieme ai sindacati giudicato l’accaduto “inaccettabile”, anche per « tutto il nostro territorio, che assiste da anni ad uno spaventoso fenomeno di destrutturazione del tessuto industriale». Per questo i dipendenti della Martelli hanno approvato all'unanimità l'avvio di una stagione di lotta sindacale che inizierà con picchetti davanti alla sede aziendale. Si partirà da domani e si continuerà tutti i giovedì, fino al ritiro della procedura di mobilità. Se questo non avverrà gli 80 licenziamenti si concretizzeranno entro la fine dell’anno.

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