Martinsicuro, nuove tasse in arrivo la stangata Imu

Camaioni pensa al 5,6 per mille sulla prima casa e al 9,6 sulla seconda: sarebbero tra le aliquote più alte in provincia, l’opposizione dà battaglia

MARTINSICURO. Per fine mese, molto probabilmente giovedì 28, verrà convocato il consiglio comunale per approvare il bilancio di previsione. Tutto questo mentre filtrano indiscrezioni sull’aliquota Imu, che l’amministrazione Camaioni appena insediata avrebbe individuato al 5,6 per mille per la prima casa e al 9,6 sulla seconda casa.

Aliquote pesanti che stanno mettendo in subbuglio le minoranze, già pronte alla battaglia. “Cambiare Insieme” si dice subito contro queste aliquote se venissero ufficializzate, e la battaglia potrebbe iniziare a breve con una serie di manifesti. «Lo scopo del nostro gruppo è avere un’aliquota vicino al 4 per mille sulla prima casa, visto il gran numero di seconde case e il periodo che stiamo attraversando», è il commento che arriva dal gruppo di minoranza di centrosinistra.

«Stiamo ancora vagliando la situazione economica», è la risposta dell’assessore alle finanze Stefano Ciapanna, che non conferma ma neanche smentisce l’indiscrezione e aggiunge: «Nel corso del consiglio annunceremo le aliquote ma siamo disposti ad un confronto serio con le minoranze per spiegare i motivi di quanto verrà deciso». Il 5,6/1000 risulterebbe la più alta aliquota dell’intera provincia teramana, ben sopra a quelle applicate nei paesi limitrofi come Alba Adriatica che si è attestata al 4,1/1000. Anche sulla seconda casa l’aliquota è importante soprattutto per una cittadina dove ci sono oltre 12mila unità abitative delle quali settemila seconde case, visti i tanti appartamenti estivi realizzati nel boom edilizio degli anni ’80. Va ricordato che con l’Imu il Comune è anche esattore dello Stato in quanto parte dell’incasso deve essere versato nelle casse statali.

«Rispetto al precedente bilancio tutto sarà invariato in ordine alle tasse». Questo l’annuncio di Ciapanna dopo una serie di delibere di giunta che confermano quelle stabilite nell’esercizio contabile 2011. Tarsu, pubblicità, tariffe a domanda individuale e tutte le altre non subiranno ritocchi. «Il nostro obiettivo per il futuro«, spiega l’assessore, «è quello di non arrivare a fine giugno per decidere il bilancio. Il nostro scopo è quello di anticipare il bilancio per dare modo ai vari uffici di programmare quello che si riesce a fare per tempo. Sarà difficile ma questo è il nostro scopo». L’amministrazione nel bilancio ha dovuto cercare di recuperare circa un milione e 600 mila euro di mancato trasferimento da parte dello Stato.

Sandro Di Stanislao

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