Mega truffa, stangata ai fratelli Tormenti

Nove anni a Franco e Marcello, sei a Giovanni. Gli imprenditori titolari della Navigo.it sono colpevoli di truffa allo Stato ed evasione fiscale. Cade solo l’accusa di associazione a delinquere. Disposta la confisca di beni per tre milioni. Assolto il manager Di Biagio

TERAMO. Ai giudici del tribunale di Teramo ci sono volute sei ore di camera di consiglio per condannare i tre fratelli Tormenti e infliggere pene superiori a quelle richieste dal pm. La sentenza è arrivata alle 22.45 di ieri sera al termine di un dibattimento iniziato alle 11. Nove anni a Franco e Marcello Tormenti, sei a Giovanni. Per i giudici riuniti in composizione collegiale (presidente Giovanni Spinosa, a latere Ileana Ramundo e Paolo Vassalli) gli imprenditori titolari della Navigo.it, azienda leader nella commercializzazione dei telefonini ed ex sponsor del Teramo basket, sono colpevoli di aver messo a segno una mega truffa ai danni dello Stato e di reati di evasione fiscale attraverso l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Il collegio non ha riconosciuto l'associazione a delinquere contestata dalla pubblica accusa, disponendo per questo reato l'assoluzione per gli imprenditori già proprietari della Sambenedettese calcio. Assolto per non aver commesso il fatto Maurizio Di Biagio (difeso dagli avvocati Gennaro Lettieri e Bruno Assumma), uomo di fiducia dei tre, accusato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. I giudici, inoltre, hanno disposto la confisca di tre milioni di euro. Nella sua lunga requisitoria il pm Greta Aloisi (titolare del caso è stato il sostituto procuratore David Mancini da qualche mese in servizio all'Aquila) ha chiesto sei anni ciascuno per i fratelli Tormenti e 4 per Di Biagio.

I Tormenti sono stati rinviati a giudizio nel dicembre del 2009. Al termine di una lunga udienza preliminare il gup Guendalina Buccella ha deciso di mandare a processo i tre imprenditori di Martinsicuro (Giovanni, 49 anni, legale rappresentante della Navigo.it; Franco, 54, direttore finanziario della società; Marcello, 41 anni, direttore commerciale) e Maurizio Di Biagio, 47 anni, pure di Martinsicuro. I guai giudiziari erano esplosi sei mesi prima. Il 5 giugno i tre erano stati arrestati insieme a Di Biagio dalla Finanza. Per loro un'accusa pesantissima: associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale e alla truffa aggravata ai danni dello Stato. Per investigatori e inquirenti era questa la conclusione di un'indagine avviata quattro anni prima grazie ad un accertamento dell'Agenzia delle entrate sull'attività della Navigo.it. Secondo gli inquirenti c'era stato un colossale giro di false fatturazioni, attivato con transazioni commerciali inesistenti, che avrebbe prodotto un danno all'erario di almeno 77 milioni di euro. Gli imprenditori hanno sempre respinto le accuse. La difesa dei tre, rappresentata dall'avvocato Carlo Antonetti, farà ricorso in appello.

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