Melania uccisa con 35 coltellate, nessuna svastica sul corpo

L'omicidio di Carmela Rea, per tutti Melania, 29 anni, trovata nuda con due siringhe conficcate sul corpo e una svastica incisa sulla carne: oggi l'autopsia, in serata i Ris nel luogo del ritrovamento del cadavere

TERAMO. Massacrata da trentacinque coltellate, al collo e in altre parti del corpo, che l'hanno portata a morire dissanguata dopo una penosa agonia. Nessun segno di violenza sessuale. E, soprattutto, un lasso di tempo di alcune ore tra la sua scomparsa e la morte, che dovrebbe essere avvenuta nella notte tra lunedì e martedì e che, comunque, è sopraggiunta in un luogo diverso da quello nel quale il cadavere è stato ritrovato. Sono questi i principali elementi venuti fuori dall'autopsia - eseguita nel pomeriggio a Teramo - sul corpo di Carmela Rea, la donna di 29 anni scomparsa a Colle San Marco di Ascoli nel pomeriggio di lunedì mentre faceva una scampagnata con il marito e la figlia di 18 mesi.

Il suo corpo martoriato è stato ritrovato mercoledì pomeriggio nel bosco delle Casermette a Civitella del Tronto grazie a una telefonata anonima giunta al 113 di Teramo da una voce maschile - a quanto pare con accento locale - che chiamava da una cabina pubblica di Teramo città. La competenza delle indagini sul delitto è passata già ieri alla procura della Repubblica di Ascoli.

Il sostituto procuratore Umberto Monti, arrivando all'ospedale Mazzini, ha detto: «Si procede per omicidio. Nessun indagato». Al momento, dunque, non sembra esserci una pista privilegiata e tramonta l'ipotesi del delitto in famiglia, visto che la notte tra lunedì e martedì il marito della donna aveva già da un pezzo denunciato la sua scomparsa.

L'anatomopatologo Adriano Tagliabracci, che ha effettuato l'autopsia, ha però detto: «È stato un delitto d'impeto, sarà di facile soluzione». Come dire che chi ha agito lo ha fatto accecato da un sentimento di odio o di vendetta, senza pianificare il delitto, e potrebbe aver commesso degli errori che agevoleranno gli inquirenti.

Hanno tutta l'aria di un depistaggio, dunque, le lesioni diverse dalle coltellate trovate sul corpo di Carmela Rea: una sorta di "X" incisa con una lama sulla coscia destra, che potrebbe far pensare a un maldestro tentativo di disegnare una svastica, e una siringa piantata nel petto e ancora piena di un liquido che ora dovrà essere analizzato.

Con i carabinieri del reparto operativo di Ascoli stanno collaborando i loro colleghi del Ris (raggruppamento investigazioni scientifiche) di Roma, giunti ieri sul luogo del ritrovamento del corpo e poi andati all'ospedale di Teramo per confrontarsi con il medico legale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA