Minaccia di uccidersi negli uffici Equitalia 

Imprenditore si chiude in una stanza e protesta per una cartella da 30mila euro e dei pignoramenti 

TERAMO. È un imprenditore edile di Pineto in credito con alcuni enti pubblici che da tempo gli devono liquidare dei lavori. Deve percepire soldi dallo Stato ma nel frattempo fare i conti con una cartella esattoriale di 30mila euro e con dei pignoramenti che sarebbero avvenuti con fatture ancora da incassare per crediti dagli enti pubblici. Nella tarda mattinata si è presentato con la moglie negli uffici Equitalia, in viale Crispi, deciso ad incontrare i funzionari e, dopo essere entrato in una stanza, ha minacciato di uccidersi qualora non avesse trovato una soluzione. Immediato l’intervento della polizia con volante e funzionario di turno. Presenza che si è rivelata fondamentale nel trovare una mediazione tra l’uomo e i funzionari di Equitalia che al termine gli hanno assicurato che il suo caso sarà riesaminato. I poliziotti, con estrema sensibilità, si sono fatti portavoce delle sue richieste con i funzionari della società e, secondo la ricostruzione fatta dalla stessa polizia, sarebbe stata trovata una soluzione nell’ambito, naturalmente, di quelle che sono le attuali normative del settore. Una vicenda che si è trascinata per ore all’interno degli uffici di viale Crispi e che si è conclusa solo nel primo pomeriggio quando l’imprenditore e la moglie sono usciti.(d.p.)
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