Montese: Roseto non vuole le piste ciclabili

Il vice sindaco: «Abbiamo sollecitato le associazioni a proporci i percorsi, nessuna ha risposto»

ROSETO. «I rosetani vogliono davvero dei percorsi ciclabili?». A chiederlo è il vicesindaco Alfonso Montese, il quale è convinto che non ci sia la volontà popolare di creare dei tragitti cittadini riservati esclusivamente alle biciclette. «In più di un’occasione è stato chiesto che fossero avanzate delle proposte in tal senso», spiega Montese, «ma fino ad oggi non abbiamo avuto notizie. Non vogliamo imporre noi come amministrazione dei percorsi, bensì siamo convinti che le idee debbano venire dalle associazioni di cittadini in modo che le scelte siano quanto più condivise possibile».

Nonostante i solleciti dell’amministrazione comunale, quindi, nessuna proposta è giunta dalla base. Intanto gli amanti del pedale sono costretti a camminare sui marciapiedi per spostarsi in città senza correre il rischio di essere investiti dalle automobili. Questa abitudine, però, genera una situazione di caos con i pedoni, a loro volta costretti a fare attenzione a non essere investiti. D’altro canto per i ciclisti non c’è scelta, visto che Roseto non ha ancora delle piste ciclabili in grado di collegare i vari punti della città senza incrociare il traffico dei mezzi a motore. Al momento, c’è solo il breve tratto della pista rialzata sul lungomare centrale, peraltro piuttosto pericoloso proprio perché sopraelevata rispetto al piano stradale e, soprattutto, a rischio di invasioni da parte delle automobili in caso di incidenti stradali come già avvenuto in diverse occasioni. Un altro breve tratto di pista ciclabile si trova nella zona di Fonte dell’Olmo, a fianco della Statale 16; un altro nel tratto di lungomare nord che fiancheggia viale Makarska. In tutti i casi, comunque, si tratta di tracciati che si interrompono, costringendo così i ciclisti a percorrere dei tratti salendo sui marciapiedi o passando al bordo della strada a loro rischio e pericolo.

«Visto che realizzare delle piste ciclabili sarebbe lungo e, soprattutto, costoso», continua Montese, «siamo convinti che sarebbe opportuno ricavare dei percorsi riservati esclusivamente alle due ruote, in modo da creare dei tracciati sicuri lungo il circuito stradale cittadino. Ma per fare questo abbiamo bisogno del contributo di idee delle associazioni». Tra l’altro, Roseto si presterebbe benissimo a una soluzione del genere, visto che il territorio comunale si sviluppa per lo più in pianura e la viabilità interna è formata da un reticolo di strade parallele, quindi non sarebbe eccessivamente difficoltoso riservarne qualcuna alle biciclette. (f.ce.)

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