Monti batte Monti: cancellata l’Imu a Tortoreto 

Il sindaco omonimo dell’ex premier annulla la tassa sulla prima casa per chi ha un reddito sotto i 33.500 euro

TORTORETO. Monti supera Monti: il sindaco di Tortoreto riesce dove il governo non è riuscito e abolisce l’Imu sulla prima casa grazie alla riduzione delle spese della politica. Agevolazioni anche per la seconda casa abitata da genitori o figli dei proprietari e riduzioni dell’aliquota per la attività commerciali, alberghiere e artigianali per sconfiggere la crisi economica.

Se guadagni meno di 33mila e 500 euro l’anno e vivi a Tortoreto, l’Imu sulla prima casa non la paghi. Da oggi Gino Monti, sindaco di Tortoreto, potrà vantarsi di aver raggiunto un traguardo che il premier Mario Monti, pur provandoci, non è riuscito a raggiungere. Certo in una realtà come quella di Tortoreto, le seconde case dei turisti incidono enormemente sugli incassi dalla tassa sugli immobili, permettendo qualche “sconto” sulle prime case dei residenti. Ma l’operazione è comunque di quelle che colpiscono, anche perché, secondo le parole del sindaco, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa non creerà dissesti nelle casse comunali grazie ad un tesoretto messo da parte con un operazione anti-sprechi: 150mila euro i fondi che il Comune perderà ma che potrà coprire con un avanzo di bilancio di 219mila euro recuperato grazie a tagli di spese telefoniche, di carburante, di cancelleria e gestione ordinaria. L’abolizione dell’Imu sulla prima casa arriva dopo la notizia che sindaco e assessori a Tortoreto hanno rifiutato l’aumento di stipendio per devolverlo al progetto di cooperazione civile per i meno abbienti, ora un altro importante messaggio verso i cittadini: segno che la campagna elettorale per le comunali del 2014 si avvicina inesorabile.

Il regolamento e le aliquote dell’Imu 2013 sono stati approvati in un consiglio comunale dai toni altissimi a causa del punto all’ordine del giorno sulla commissione del caso Saccuti. Ma le novità sull’Imu sono state approvate all’unanimità. Innanzitutto quella sulla prima casa, che abolisce completamente la tassa per chi ha un reddito inferiore a 33 mila e 500 euro l’anno (facendo riferimento all’imponibile Irpef). Per chi supera questa soglia, l’aliquota si abbassa comunque rispetto al 2012: 0,40% anziché 0,45. Mentre la riduzione per i nuclei familiari con disabili o invalidi con accompagnamento sale da 200 a 280 euro. Per le seconde case, invece, l’aliquota resta immutata allo 0,92% come nel 2012, però se l’abitazione è data in comodato gratuito a parenti di primo grado (quindi da genitore a figlio o viceversa), l’aliquota quasi si dimezza, arrivando allo 0,5%. Agevolazioni anche per le attività commerciali, quelle alberghiere e quelle artigianali: l’aliquota dell’Imu passa dallo 0,92% allo 0,86 «al fine di incentivare la ripresa economica», dice Monti.

Riduzioni importanti che anche l’opposizione ha apprezzato, votandole, come si diceva, all’unanimità. Al Pd, però, non piace il calcolo del reddito secondo l’imponibile Irpef: «La reale situazione economica della famiglia la si può valutare solo con l’Isee», dice il partito, che poi rivendica anche la riduzione dell’Imu per le seconde case in comodato d’uso gratuito. Ad apprezzare il nuovo regolamento dell’Imu anche l’associazione giovanile Tortoreto Merita che ha visto soddisfatte le richieste espresse poche ore prima del consiglio comunale. «Non potevamo l’anno scorso perché non avevamo i dati sul gettito, ma lo avevamo promesso e ci abbiamo lavorato per mesi», ha commentato un soddisfatto sindaco Gino Monti.

Luca Tomassoni

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