Montorio, il prefetto scioglie il consiglio comunale 

Vanificato il tentativo del sindaco Di Centa di governare con le minoranze. Commissario sarà Marialaura Liberatore

MONTORIO. È arrivato dalla prefettura nella serata di ieri, alle 21, il provvedimento di sospensione del consiglio comunale di Montorio con contestuale nomina a commissario del viceprefetto aggiunto Marialaura Liberatore. È il preludio al decreto di scioglimento del Comune, che sarà ufficializzato oggi.
La prefettura ha dunque mandato a casa l’amministrazione di Montorio alla vigilia della convocazione in seconda chiamata del consiglio comunale da parte del sindaco Gianni Di Centa. La seduta, fissata per stamattina, doveva essere l’estremo tentativo per il primo cittadino di salvare l’amministrazione da lui guidata dopo la prima convocazione di ieri mattina, nel corso della quale non è stato raggiunto il numero legale di otto consiglieri. Ma è stata l’occasione per Di Centa di avviare un dialogo con le minoranze presenti (Ugo Nori della civica “ Insieme per Montorio”, Aldo Coccagna di “Montorio nel cuore” e Massimo Rastelli, ex consigliere di “Si può fare”) per la creazione di un’amministrazione dalle larghe intese sulla base di un documento condiviso che permettesse di evitare il commissariamento dopo che l’8 gennaio un assessore esterno e cinque consiglieri della maggioranza, e poi due consiglieri di minoranza del gruppo “Montorio democratica”, si erano dimessi separatamente.
«Ritengo che il luogo di discussione di questa situazione e della vita del paese debba essere il consiglio comunale», ha detto Di Centa, «e ho deciso di convocarlo dopo aver descritto la situazione al prefetto». Nel consiglio di stamattina il primo cittadino voleva appellarsi alla legge che richiede la presenza di 1/3 dei componenti per la validità dello stesso anziché al regolamento comunale che prevede la maggioranza qualificata di otto, e provvedere alla surroga dei dimissionari con l’entrata di Pierpaolo Voconi per il gruppo “Si può fare” e di Concettina Piersanti e Valeria Cargini per “Montorio Democratica”. Con l’appoggio delle minoranze si sarebbe potuto, secondo lui, scongiurare l’arrivo del commissario «perché», ha detto Di Centa, «la situazione di Montorio è ancora di emergenza con 800 sfollati, le Sae da ultimare e consegnare, ordinanze firmate di demolizione e messa in sicurezza». Un discorso avallato anche dalle minoranze presenti. Ieri sera Di Centa ha detto: «Sono dispiaciuto soprattutto per Montorio e per i suoi cittadini già duramente colpiti da sisma ed eventi atmosferici. A loro vanno il mio pensiero e tutta la mia vicinanza e il mio affetto».(c.d.l.-a.d.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.