il progetto

Montorio, lettera ai cittadini: "L’autodromo porterà ricchezza"

L’amministratore della società che vuole realizzare l’impianto lancia un appello alla comunità: "Da otto anni lavoriamo a questa opera, avremo tante soddisfazioni"

MONTORIO. A meno di un mese dal referendum consultivo sull’autodromo parla l’amministratore unico dell’autodromo del Gran Sasso Carlo Toma. E lo fa in una lettera aperta alla cittadinanza, nella quale torna ad illustrare le caratteristiche fondamentali del progetto previsto nella frazione di San Mauro. «Sono otto anni», si legge nella missiva, «che quotidianamente lavoro insieme ad altri soci, in gran parte montoriesi, al progetto dell’autodromo, tanto ambizioso, quanto difficile da attuare. Dalla prima idea e dall'entusiasmo di Mario Petrarca, fin da subito condivisa e supportata dai soci fondatori, abbiamo percorso una lunga strada irta di mille problemi, ma ricca anche di tante soddisfazioni».

Toma parla quindi delle risorse solo private investite nel progetto, oltre due milioni di euro, e delle autorizzazioni necessarie. «Fino ad oggi tutti gli organi competenti si sono espressi in maniera favorevole e da qualche giorno abbiamo ottenuto anche l’ultimo parere favorevole al rapporto ambientale da parte dell’autorità competente». L’amministratore della società tiene a rimarcare le attenzioni dello studio Leonzio nel disegnare il tracciato per renderlo meno impattante sotto il profilo ambientale e acustico. Toma evidenzia come l’autodromo potrà ospitare campionati federali nazionali e internazionali ed è in attesa di ottenere le omologazioni per effettuare test di F1 e Moto Gp. La struttura, inoltre, potrà essere utilizzata anche per attività sportive come il ciclismo o per concerti o festival. «L’autodromo», conclude Toma, «porterà sviluppo, lavoro e ricchezza. La Regione Toscana, ad esempio, calcola in 414 i posti generati dall'indotto del Mugello, nell’anno 2011/2012. Le attività connesse direttamente all’autodromo, ma soprattutto l’indotto che vi ruoterà attorno, le attività turistico- ricettive, la ristorazione, i prodotti tipici, avranno un grande impulso ed offriranno la base per il rilancio economico dell’entroterra teramano». (c.d.l.)

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