Montorio non dimentica Ustica

L'incontro con l'associazione delle vittime

MONTORIO. «Grazie perché a distanza di trent'anni avete ancora voglia di ricordare».  Con queste parole la senatrice Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, ha esordito sabato nella sala conferenze del chiostro degli Zoccolanti. 

La Bonfietti, che per la prima volta ricorda la strage di Ustica al di fuori di Bologna, ha parlato del ruolo che assumono la memoria e l'impegno civile nella società contemporanea.  «Devo scindere», ha continuato la Bonfietti che in alcuni momenti è apparsa visibilmente commossa, «quello che è successo quella notte a me sorella di Alberto e la vicenda giudiziaria.

Oggi si può dire, lo dice la magistratura, che la notte stessa di quel 27 giugno del 1980, gli uomini delle nostre istituzioni avevano la possibilità di dire, ma non lo fecero. Qualcuno vide quello che stava avvenendo nel cielo tra le isole di Ustica e Ponza e vide che intorno al DC-9 della Itavia vi erano altri aerei. Da chi fu abbattuto il DC 9 ancora non lo sappiamo. Nessuno è andato mai sotto processo per la strage, ma c'è sempre tempo».

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