Mosciano, esalazioni tossiche dal serbatoio: cinque in ospedale

Fuoriuscita di acido peracetico dal depuratore del Ruzzo. Bruciori agli occhi per le persone colpite. Teramo Mare e A14 chiuse per quasi un'ora al traffico. Oggi il sopralluogo dell'Arta

MOSCIANO. La grande paura poco prima delle 18, quando alcuni operai dell’Amadori, finito il turno di lavoro, sono usciti nel parcheggio esterno e hanno accusato forti bruciori agli occhi e difficoltà a respirare. Un attimo ed è scattato l’allarme chimico, con tanto di strade chiuse, per le esalazioni tossiche provenienti dallo sversamento di acido peracetico, un potente disinfettante, da uno dei tre serbatoi annessi al depuratore della Ruzzo Reti.

L’impianto di depurazione è quello che si trova a Mosciano stazione, sulla sponda del fiume Tordino, in prossimità dell’area industriale e del raccordo stradale tra lo svincolo dell'autostrada A14 e la rotonda di innesto della Teramo-Mare. Malori sono stati accusati anche da alcuni automobilisti di passaggio e proprio a scopo precauzionale per circa quaranta minuti sono stati chiusi sia il tratto dell’A14 compreso tra i caselli di Mosciano San’Angelo e Roseto degli Abruzzi, sia la superstrada Teramo Mare.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco del comando provinciale con tanto di maschere antigas, polizia, carabinieri e ambulanze del 118. I pompieri hanno operato per molte ore e in serata la situazione è tornata sotto controllo. Inizialmente si era sparsa la voce che ci fossero degli operai nella zona del depuratore e che questi fossero rimasti gravemente intossicati: notizia che si è rivelata non fondata ma che ha fatto scattare il piano di emergenza sanitaria. Per questo sono state avvisate le centrali operative del 118 sia in Abruzzo e sia nelle vicine Marche, con l’allerta diffusa a tutti i pronto soccorso per ricevere eventuali feriti. Le ambulanze del 118 arrivate sul posto non hanno provveduto a fare nessun trasporto di feriti, ma in serata cinque persone si sono presentate al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova con bruciori agli occhi. Tutti sono stati dimessi.

E ieri sera, in un eccesso di prudenza, il Comune di Mosciano Sant’Angelo sul suo sito ha invitato la popolazione residente a non aprire le finestre e a non transitare nella zona dello sversamento.

L'acido peracetico è un disinfettante utilizzato nella fase finale processo di depurazione che va immesso in piccole quantità. Fino a due anni fa nei depuratori veniva utilizzato il cloro, da un paio d'anni per legge si deve impiegare l'acido peracetico. «Il serbatoio del depuratore di Mosciano ha una capienza di 600 litri, ma essendo stato riempito lunedì ne conteneva di meno. C'è stata una perdita e parte del contenuto è finito in una vasca sottostante, messa lì apposta in caso si verifichino delle perdite», spiega Domenico Giambuzzi, direttore del Ruzzo. Dato che l'acido reagisce alle sostanze organiche che incontra ha creato delle esalazioni, in un primo momento.

I vigili del fuoco hanno applicato il protocollo per questi casi, utilizzando prima l'acqua per diluire il disinfettante e poi della sabbia. Ieri sera c'è stato un primo sopralluogo dei tecnici dell'Arta, l’agenzia regionale per la tutela ambientale, che non hanno rilevato problemi immediati, tanto che tutte le strada sono state riaperte al transito. Stamattina si terrà un nuovo sopralluogo dell'Arta e verranno eseguire delle analisi.(a.f.-d.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA