Mosciano, sciopero della fame per avere una casa e un lavoro

MOSCIANO. Fanno lo sciopero della fame per avare un alloggio. Si riapre il caso di Ezio Marinucci e della compagna Marcella D’Angelo dopo la soluzione temporanea che gli ha consentito qualche mese di...

MOSCIANO. Fanno lo sciopero della fame per avare un alloggio. Si riapre il caso di Ezio Marinucci e della compagna Marcella D’Angelo dopo la soluzione temporanea che gli ha consentito qualche mese di tranquillità. I due, sistemati nel mese di luglio 2018 dal comune di Mosciano nel residence Felicioni di Roseto, si sono successivamente trasferiti a loro spese nel residence Altamira, sempre a Roseto, essendo terminato i periodo d’aiuto fissato dall’amministrazione comunale di Mosciano. Entro il 31 marzo Ezio e Marcella devono lasciare l’attuale sistemazione e spostarsi altrove in quanto la struttura deve affittare le unità immobiliari a turisti che hanno già prenotato. Dice Marcella: «Fino a fine marzo saremo all’Altamira pagando con i nostri risparmi. Ora dobbiamo andare via anche perché le nostre risorse sono terminate e loro devono affittare per la bella stagione. Ci siamo rivolti al sindaco di Mosciano ma ha detto che non può fare nulla». Così dal 1° aprile la coppia si ritroverà per strada e ha deciso di attuare lo sciopero della fame in quanto «il Comune di Mosciano si è dimenticato di noi. Nessun rappresentante delle istituzioni si è fatto più sentire lasciandoci soli senza una sistemazione abitativa e lavorativa». Oltre allo sciopero della fame, già iniziato, Ezio e Marcella, se entro una settimana non riceveranno dei segnali, andranno davanti al municipio di Mosciano e si incateneranno per sensibilizzare l’opinione pubblica «affinchè la nostra drammatica situazione si risolva». (al. al.)
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