Non inquinò: assolto l’imprenditore

GIULIANOVA. Nel 2010 il suo deposito di autodemolizione era stato sequestrato dai carabinieri del Noeper una serie di presunte irregolarità ambientali. Dopo due anni Nicola Coccia imprenditore 59enne...

GIULIANOVA. Nel 2010 il suo deposito di autodemolizione era stato sequestrato dai carabinieri del Noeper una serie di presunte irregolarità ambientali. Dopo due anni Nicola Coccia imprenditore 59enne di Mosciano, (assistito dal legale Tommaso Navarra), è stato assolto dal tribunale di Giulianova con formula piena.

Il fatto avvenne a Villa Volpe, ai confini tra Giulianova e Mosciano, lungo la statale 80.Il sequestro venne firmato dal gip Guendalina Buccella su richiesta del pm Roberta D’Avolio (ora in servizio alla procura dell’Aquila).

Secondo l’accusa c’erano delle anomalie nella gestione dell’impianto, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle normative ambientali. Per la procura la ditta avrebbe fatto uno scarico di acque reflue industriali in assenza delle autorizzazioni. In particolre, sempre secondo l’accusa, avrebbe scaricato le acque di dilavamento del piazzale dove erano stoccati i veicoli fuori uso e i pezzi smontati, convogliondale, tramite pozzetti di captazione e canali interrati in cemento, nelle acque superficiali e sotterranee di un fosso naturale.

I carabinieri, inoltre, avevano rilevato l’assenza di un deposito di sostanze per l’assorbimento dei liquidi sversati o per neutralizzare fuoriuscite di soluzioni acide dalla batterie esauste. Sempre secondoo l’accusa era assente anche lo stoccaggio dei pezzi smontati e dei pneumatici. L’operazione di sequestro venne portata avanti insieme ai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura e al nucleo elicotteristi di Falconara.

Accuse che però non hanno retto al dibattimento al tribunale d Giulianova al termine del quale l’imprenditore di Mosciano è stato assolto da ogni accusa.

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