Notaresco, rifiuti radioattivi al Cirsu, la Procura apre un’inchiesta

Parte la caccia alle responsabilità: una struttura sanitaria ha smaltito male i materiali e sono mancati i controlli alla discarica

NOTARESCO. Il caso dei rifiuti radioattivi partiti dagli impianti del Cirsu a Grasciano di Notaresco e scoperti come tali in Lombardia è sul tavolo del sostituto procuratore Luca Sciarretta, già titolare di un’inchiesta su presunte violazioni delle norme ambientali all’interno di quegli impianti. Il caso, insomma, non si risolverà soltanto in sede amministrativa (intanto la Regione ha sospeso le autorizzazioni a scaricare ogni tipo di rifiuto a Grasciano) e sanitaria (i controlli nell’impianto da parte di Arta e vigili del fuoco proseguiranno oggi), ma avrà anche un risvolto penale.

Le domande a cui le varie autorità – amministrativa, sanitaria e giudiziaria – che si occupano della questione sono le stesse: com’è stato possibile che rifiuti radioattivi, quasi certamente scarti sanitari (ovvero materiali utilizzati in trattamenti di radioterapia e chemioterapia), siano finiti nel pattume indifferenziato? Alla base della vicenda sembra esserci un errato conferimento da parte di una struttura sanitaria, che ha gettato con i “normali” rifiuti urbani materiale classificato invece come rifiuto speciale, e che quindi va smaltito a parte. Se poi all’interno degli impianti Cirsu ci siano stati errori ovvero omissioni da parte degli addetti che trattano i rifiuti in arrivo, questo al momento è impossibile dirlo e toccherà a chi indaga cercare di scoprirlo.

Di sicuro, al momento, c’è solo che un carico di cosiddetto “cdr” (rifiuti indifferenziati ridotti in coriandoli) prodotto a Grasciano e trasportato da tre Tir del Csa (Consorzio stabile ambiente) è stato fermato in Lombardia, all’ingresso del termovalorizzatore di Parona, dove doveva essere bruciato per produrre energia elettrica. I valori anomali di radioattività rilevati dai tecnici lombardi sono stati poi rilevati anche nell’impianto Cirsu, che dovrà essere bonificato.(red.te)

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