Notte di tensione prima del corteo

Scritte sui muri e atti vandalici per i tre studenti di sinistra pugnalati.

TERAMO. Decine di scritte con minacce di morte sui muri, volantini e atti vandalici: è stata una notte di tensione quella trascorsa prima del corteo di oggi (inizio alle 16.30). Le pugnalate davanti alla discoteca arroventano il clima in città, tra comitati di quartieri che chiedono giustizia e genitori che scendono in piazza per reclamare più sicurezza per i figli.

Oggi, infatti, sfileranno anche i familiari dei tre giovani studenti accoltellati la sera del 23 dicembre. Ma se la cronaca del corteo è ancora da scrivere, quella della notte tra giovedì e venerdì racconta di decine di scritte fatte sui muri e non solo. Tre sacchi di letame sono stati lasciati davanti al portone dell’edificio che ospita la redazione del quotidiano “La Città” e la scritta “La Città complice dei fascisti” è stata fatta su portone e muro. La scoperta è stata fatta ieri mattina presto dagli operatori ecologici della Team, durante il quotidiano giro di pulizia. Sull’episodio indaga la Digos che ha fatto dei sopralluoghi sul posto.

Intanto aumentano le adesioni al corteo antifascista (regolarmente autorizzato dalla questura) in programma per oggi che partirà da largo Madonna delle Grazie e, dopo aver percorso il centro, arriverà davanti alla prefettura. Delegazioni arriveranno da tutta la regione. E le mancate adesioni scatenano proteste e spaccature nella sinistra.

Il movimento politico “Area 155”, nell’annunciare la propria partecipazione, lancia accuse al Pd. «Siamo mossi dal frastornante silenzio che il maggior partito dell’opposizione ha assunto sulla vicenda dell’accoltellamento», si legge in una nota, «il silenzio è ormai diventato una consuetudine che non desta più preoccupazione ma solo sconforto verso una organizzazione politica che dovrebbe ricostruire le fondamenta per un consenso e per una alternativa di governo alla città.

L’Area 155 parteciperà al corteo con l’intento di aprire una riflessione con tutti gli altri soggetti associativi e non che ne saranno interessati». Interviene anche il Comitato spontaneo citadini teramani, che annuncia la propria adesione. «Abbiamo visto pattuglie delle forze dell’ordine staccare i manifestini della manifestazione del tutto legittima e sicuramente civile», si legge in un comunitato, «vorremmo ricordare che una coltellata ad un centimetro dal polmone è tentato omicidio in ogni paese civile e normale». Per le pugnalate sono state denunciate sei persone.

Il sostituto procuratore Davide Rosati ha iscritto i loro nomi nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni e porto abusivo di arma, visto che nel corso di alcune perquisizioni sono stati trovati due clotelli.
Le indagini continuano e non è escluso che possano esserci delle novità.