Nuova senologia da 200 interventi

Veronesi junior inaugura il "polo rosa" potenziato all'ospedale Mazzini

TERAMO. Un vero e proprio polo ospedaliero "rosa" interamente dedicato alle patologie femminili. E' l'idea lanciata dal manager della Asl di Teramo Giustino Varrassi che ieri mattina ha inaugurato insieme a Paolo Veronesi, chirurgo dell'Istituto europeo di oncologia e figlio del famoso oncologo Umberto, i nuovi locali del percorso senologico.

Con loro anche il sindaco Maurizio Brucchi, stavolta nelle vesti di chirurgo e responsabile della senologia teramana. Lo spazio - ubicato al secondo piano del primo lotto dell'ospedale Mazzini - è stato inaugurato la prima volta nel febbraio 2010 ed è stato adesso completato con l'apertura di una sala dotata di nuova strumentazione, un mammografo con la relativa stereotassi (per diagnosticare il cancro quando questo è poco visibile) acquistati con il contributo della fondazione Tercas. Quello del percorso senologico è adesso uno spazio finalmente completo - ubicato al secondo piano del primo lotto del Mazzini - dedicato alla diagnosi e cura delle donne con problemi al seno per evitare che le pazienti siano costrette a spostarsi tra i vari reparti dell'ospedale facendo sì che siano invece i medici a raggiungerle nelle stanze a loro dedicate.

Qui le donne sono accolte da un'infermiera che si occupa di loro, non solo assistendole, ma anche prenotando al loro posto esami e visite. Con la possibilità di contattarle anche via sms per ricordare, ad esempio, la prenotazione di una visita imminente o la necessità di fare degli esami.

Uno spazio innovativo che si è guadagnato la benedizione di Veronesi che ieri mattina ha aperto la giornata con una lectio magistralis proprio sul tema.
A salutarlo anche i pezzi grossi della sanità abruzzesi a partire dai commissari, il governatore Gianni Chiodi accompagnato da Giovanna Baraldi e dall'ex assessore regionale al ramo Lanfranco Venturoni che, ancora in carica prima della bufera giudiziaria, tagliò il nastro degli spazi "rosa" del Mazzini.

Se l'idea di Varrassi è quella di creare un polo rosa più ampio i numeri dei primi tre anni del centro senologico sembrano dare ragione al manager: la struttura ha permesso infatti di frenare la mobilità passiva dall'ospedale teramano relativa ai tumori al seno, scesa dal 91% del 2008 al 46% previsto per il 2011, consentendo di visitare oltre 1500 pazienti (rispetto alle 300 iniziali) e di operare 128 donne (nel 2008 se ne operarono solo 22).
Se molta strada è stata fatta l'obiettivo, ribadito anche da Veronesi, è quello di arrivare a più di 200 operazioni l'anno per diventare un polo di attrazione per la cura dei tumori femminili per tutto il centro Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA