Offerta-truffa su Teramolavoro

Annuncio falso sul sito dei Centri dell’impiego. Guardiani: non possiamo renderci complici di un reato

TERAMO. Il portale internet “teramolavoro” della Provincia pubblica inconsapevolmente un’offerta di lavoro truffa. A dare l’allarme è un lettore, Marco Di Paolo di Silvi, che segnala come da parecchi giorni « compare un annuncio inserito dal Centro per l’impiego di Giulianova. Nell’annuncio si fa specifico riferimento a un “importante istituto bancario” il quale “ricerca per ampliamento dell'organico 15 family banker da inserire nella sede italiana” con specifico riferimento all’appartenenza alle categorie protette di cui alla l.68/99. Segue email alla quale inviare le candidature, riferita a un dominio atradius.tv.Una rapida ricerca in rete rivela però come si tratti sostanzialmente di una truffa».

Appena venuta a conoscenza della segnalazione, l’assessore provinciale al lavoro è corsa ai ripari e l’annuncio è stato eliminato. «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho chiamato la dirigente, chiedendo spiegazioni sui percorsi con cui vengono pubblicati gli annunci. Non possiamo renderci complici di una truffa», dichiara con determinazione l’assessore Eva Guardiani, «Sono in attesa di una relazione che spieghi l’accaduto e quali sono le attività di controlo svolte prima della pubblicazione. E’ la prima volta che sento denunciare un fatto del genere, mi auguro che non sia successo in precedenza. La dirigente sta vedendo di accertare anche questo. Non è legato alla mancanza di personale o all’impiego degli Lsu, ma bisogna fare attenzione. Certo, il personale è poco e siamo in attesa che tornino persone qualificate, ma non possiamo diventare complici della truffa. Non ci possiamo permettere di illudere delle persone. Sono esterrefatta, ben vengano denunce di questo genere: io l’ho appreso con questa lettera». Di Paolo aggiunge che il sito anti-phishing.it, specializzato in truffe promosse da internet, spiega che si tratta di un caso di clonazione d’azienda. Spiega lo stesso sito: «La dinamica del raggiro è presto detta: i truffatori si presentano come Atradius.it ma richiedono l’invio delle comunicazioni da parte dell’aspirante lavoratore verso un indirizzo di posta elettronica legato al dominio appositamente registrato atradius.tv. Che se interrogato reindirizza l’ignaro utente verso il vero sito di Atradius (www.atradius.it). Si tratta di una tecnica di depistaggio già utilizzata in passato dai criminali al fine di fornire maggiore credibilità alla truffa. La vera Atradius è stata già informata dell’accaduto. (Ricordiamo che la società Atradius.it non è in nessun modo collegata al seguente raggiro)». Rispondendo all’e mail - spiega il sito - il passo successivo è l’invio del “contratto” nel quale viene specificata la mansione che dovrà svolgere la “vittima” che dovrà in poche parole mettere a loro disposizione il suo conto corrente per ricevere somme di denaro, che dovrà poi girare verso un altro conto o tramite i canali WesterUnion o MoneyGram. E così si commette il reato di riciclaggio di denaro. «Una ricerca più approfondita», aggiunge il lettore, «permette di verificare che un form assolutamente identico a quello presente nell’offerta del portale “teramolavoro” era già stato utilizzato per una simile truffa lo scorso anno, sempre secondo la segnalazione del sito anti-phishing.it, con il nome di una diversa società. Posso capire che la mancanza di personale all’interno dei centri per l’impiego teramani porti l’affidamento di compiti delicati a personale non qualificato e nemmeno organico (tirocinanti, Lsu, servizio civile), ma trovo comunque gravissimo che le truffe in materia tanto delicata oggigiorno come quella del lavoro, e perlopiù con riferimento agli invalidi, viaggino senza controllo anche sui canali che dovrebbero essere istituzionalmente preposti». (a.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA