Operaio investito e ucciso in via Po

Maurizio Rossi, 44 anni di Teramo, muore mentre va al bar, è sotto shock l’agente di custodia alla guida dell’auto

TERAMO. Muore per un caffè. Parcheggia l’auto e attraversa lo “stradone” per andare al Trans bar a fare colazione, ma viene investito in pieno da un’auto.

E’ morto praticamente sul colpo Maurizio Rossi, 44 anni, operaio di Colleatterrato, che ieri mattina alle 6,45 ha parcheggiato la sua Fiat Punto in un tratto molto pericoloso di via Po. E’ il rettilineo che dalla rotonda all’incrocio con via Firenze porta all’imbocco della Teramo-mare. Lasciata l’auto affianco al muraglione in cemento, Rossi è sceso velocemente dall’auto, nel pieno di una bufera di acqua mista a neve. Forse, curvo per ripararsi dalla pioggia, non ha visto bene l’auto che stava arrivando, in direzione mare-monti. Probabilmente la bufera ha ridotto la visibilità anche a chi la guidava. Fatto sta che Maurizio Rossi è stato preso in pieno dall’Alfa 159 condotta da P.D.C., agente di custodia di 42 anni. L’impatto è stato terribile, tanto che il parabrezza dell’auto è andato in frantumi. L’operaio di Colleatterrato è stato sbalzato parecchi metri più in là. P.D.C. si è immediatamente fermato e ha tentato di prestargli i primi soccorsi, mentre arrivava gente anche dal bar a pochi metri. Qualcuno ha chiamato il 118 e l’ambulanza è arrivata in pochi pochi secondi, ma ormai per Rossi non c’era più niente da fare.

Sull’ambulanza della Croce Bianca è stato trasportato in ospedale anche l’investitore, in grave stato di shock. E’ stata chiamata anche la polizia stradale di Teramo, che è intervenuta sul posto per i rilievi e per ricostruire la dinamica.

Nel frattempo si è creato un ingorgo, è passato infatti del tempo prima di poter rimuovere la salma. La polizia stradale ha cercato di far defluire il traffico con un senso alternato.

La dinamica dell’incidente è chiara. Purtroppo, soprattutto nelle prime ore del mattino, è frequente che le auto dirette verso il centro cittadino parcheggino sotto al muraglione, non solo in divieto di sosta, ma anche in una zona molto pericolosa. Il rischio è aumentato esponenzialmente ieri mattina in quanto la visibilità ieri mattina era davvero minima, sia per il maltempo che per il fatto che stava facendo giorno proprio in quel momento.

In generale, comunque, via Po è una strada pericolosa: il penultimo investimento è avvenuto nel novembre scorso, qualche centinaio di metri più in là. Nel pomeriggio B.T., una pensionata di 92 anni, è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali all’altezza dell’incrocio con via Roma, in un punto scarsamente illuminato e già scenario di altri incidenti. Poche settimane prima si era verificato un altro investimento, ma in prossimità del semaforo all’incrocio con via Flaiani: un anziano è stato travolto da una macchina proprio mentre stava attraversando per tornare a casa. Prima ancora era stata la volta di una donna di 50 anni investita da uno scooter mentre stava attraversando la strada per andare a fare la spesa.

In città negli ultimi giorni, poi, si sono verificati altri due investimenti. Il più grave è avvenuto il 7 gennaio, nella parallela di via Po, cioè viale Crispi. Un’auto ha centrato in pieno F.M., teramano di 40 anni. Erano le 19,30 e la zona, davanti agli uffici dell’Aci, è scarsamente illuminata. La dinamica è stata simile a quella dell’incidente di ieri mattina, solo che F.M. è sopravvissuto, anche se versa ancora in gravi condizioni, in ospedale. Il 16, invece, una donna è stata investita su ponte San Gabriele, intorno alle 20. L.C., 30 anni, per fortuna è stata solo medicata dal pronto soccorso.

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