Ospedali, 10 nuovi primari

Arrivano i rinforzi e prendono servizio. Riapre l'Iperbarico

TERAMO. Arrivano dieci nuovi primari, una boccata d'ossigeno per i quattro ospedali. Da ieri e fino alla fine di agosto, prenderanno servizio alla spicciolata i dieci docenti universitari della facoltà di medicina dell'Aquila, che si sommano ai quattro da tempo in servizio. La potente iniezione di nuovo personale deriva infatti dall'avvio della nuova convenzione fra la Asl di Teramo e l'università dell'Aquila, la quale prevede che ogni nuovo primario-professore porti con sè i medici delle relative scuole di specializzazione.

L'operazione è stata illustrata ieri in due tempi, prima durante una conferenza stampa alla Asl di Teramo e poi all'Aquila, con i vertici dell'università. ‹‹Il progetto ha subìto un arresto determinato dai politici dell'Aquila di tutti gli schieramenti››, esordisce il manager Giustino Varrassi, ‹‹che hanno visto nell'ampliamento della convenzione con Teramo una possibile penalizzazione della Asl dell'Aquila››. Ma Varrassi, che prima della nomina teramana è stato anche presidente del consiglio dei clinici all'Aquila, aveva ‹‹una nozione ben precisa delle potenzialità della convenzione fra università e Asl dell'Aquila: zero. Infatti alcuni reparti convenzionati lì ora saranno ridimensionati, come Anestesia e Rianimazione››.

Chiusa la polemica, Varrassi parla di una convenzione che ‹‹consente di ampliare un "parco medici" con professionalità di altissima qualità›› a costo vicino allo zero. I tre massimi dirigenti della Asl parlano di "punte di diamante" come Felice Patacchiola, primario ginecologo in arrivo da Rieti e diretto a Sant'Omero o Ivano Testa che andrà a dirigere la Medicina, sempre a Sant'Omero.

Da qui, fa notare a margine Varrassi, si capisce che non c'è intenzione di chiudere alcun reparto al "Val Vibrata". ‹‹Oltre agli investimenti già fatti sul gruppo operatorio, faremo anche la sopraelevazione di una parte dell'ospedale per avviare l'attività libero professionale, anche in una decina di camere a pagamento, con fondi inutilizzati che rischiavamo di perdere››, annuncia. In più probabilmente sarà realizzato un eliporto vicino all'ospedale.

Parlando poi del nuovo reparto per il trattamento delle ferite difficili Varrassi annuncia che vuol rimettere in funzione il centro iperbarico di Sant'Atto, le cui terapie sono utilissime in questo campo. Accanto a Varrassi e ai direttori sanitario e amministrativo, rispettivamente Camillo Antelli e Lucio Ambrosj, ieri ha sottolineato l'importanza dell'arrivo dei rinforzi, soprattutto all'ospedale di Sant'Omero, il consigliere regionale del Pdl Emiliano Di Matteo.

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