PalaScapriano solo per le gare di basket 

Costi di utilizzo troppo alti, ma il Comune è disposto a far aprire la struttura per le partite del campionato di serie B

TERAMO. Il palazzetto dello sport di Scapriano sarà utilizzato solo per lo stretto indispensabile. Aprirà per le partite del Teramo basket, che giocherà la prima partita in casa del campionato di serie B sabato 14 ottobre, ma non oltre. È il responso emerso dalla riunione tenuta ieri mattina dall’assessore allo sport Antonio Filipponi con i tecnici del Comune sulla possibilità di utilizzo dell’impianto.
Non ci sono problemi strutturali urgenti, ma i costi delle utenze sarebbero insostenibili per tenere in funzione la struttura tutto l’anno. «La spesa calcolata è di quasi 200mila euro», spiega l’assessore, «in pratica mille euro al giorno, se si considera un’attività piena: non ce le possiamo permettere». L’esborso sarebbe eccessivo in mancanza di un gestore che si faccia carico delle bollette di acqua, luce e soprattutto riscaldamento. Le ultime due gare d’appalto incentrate sul PalaScapriano sono andate deserte, proprio per l’onerosità dei costi previsti, e la decisione del commissario di interrompere da fine giugno il rapporto in proroga con “Linea Informatica”, la società che si è occupata negli ultimi anni dell’impianto, a quanto pare non lascia altra scelta. Il Teramo basket, che si allena nella palestra San Gabriele e ha giocato le prime amichevoli stagionali al palazzetto di San Nicolò, avrà il via libera a usare la struttura da 3.500 posti per le gare di campionato. Dovrà comunque pagare la tariffa di occupazione giornaliera dell’impianto che non è stata ancora quantificata al centesimo ma dovrebbe attestarsi sui 200 euro. La quota prevista per l’uso del PalaScapriano sarà ratificata in una delibera che l’amministrazione varerà non appena avrà ripreso pieno possesso della struttura. Nonostante il termine fissato dal commissario per l’uscita di scena di “Linea Informatica” sia scaduto da oltre due mesi, il verbale di riconsegna dell’impianto non è stato ancora firmato. Si tratta di un atto formale, visto che il vecchio gestore di fatto ha chiuso i battenti del palazzetto da fine giugno, ma che rappresenta un passaggio obbligato per gli adempimenti successivi. Riprese in mano le chiavi dell’impianto, dunque, il Comune potrà formalizzare l’intesa con la società di pallacanestro presieduta da Ermanno Ruscitti. Nel frattempo uffici e assessore lavoreranno a una soluzione di lungo periodo che non potrà essere altra se non l’affidamento a terzi del palasport. «Il problema è predisporre un bando appetibile per il nuovo gestore», evidenzia Filipponi che tra gli ostacoli verso il raggiungimento dell’obiettivo indica anche la disposizione, dettata durante la gestione commissariale del Comune, secondo lui l’ente non può più contribuire alle spese di funzionamento degli impianti sportivi. La chiave di volta potrebbe essere la possibilità di adibire il palazzetto anche per spettacoli.
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