Palazzo Pompetti, progetto pronto entro sei mesi 

Affidato a un’associazione di ingegneri l’incarico per la ristrutturazione  L’immobile dove ci sono gli uffici comunali dichiarato inagibile un anno fa

TERAMO. Sarà pronto entro sei mesi il progetto di ristrutturazione di palazzo Pompetti. Il termine è indicato nella delibera dell’assemblea di condominio che ha affidato l’incarico di progettazione. L’intervento di consolidamento dell’edificio di piazza Martiri, che ospita attività commerciali e appartamenti e fino a settembre dell’anno scorso era sede anche degli uffici lavori pubblici, urbanistica e tributi del Comune, è stato affidato all’associazione temporanea formata dallo studio Promedia di Raffaele Di Gialluca e dall’ingegnere Vittorino Massacese. Spetterà a loro, dunque, il compito di mettere su carta gli interventi necessari per il pieno ripristino dell’immobile dichiarato inagibile poco meno di un anno fa per i danni riferiti ai terremoti che si sono susseguite tra agosto 2016 e gennaio 2017.
Dopo le verifiche fatte a breve distanza del violento sciame sismico che avevano dichiarato palazzo Pompetti agibile, ulteriori controlli da parte della Protezione civile a settembre scorso diedero esito opposto. La dichiarazione di inagibilità comportò l’emissione dell’ordinanza di sgombero immediato firmata dal sindaco Gianguido D’Alberto e il conseguente spostamento degli uffici comunali. Per le attività commerciali, invece, venne ampliata la disposizione transitoria in base alla quale l’evacuazione poteva essere evitata a seguito di lavori di messa in sicurezza. L’immobile è stato sottoposto così a un primo intervento urgente destinato a evitare pericoli di ulteriori cedimenti che coinvolgessero passanti, nonché titolari e clienti dei negozi al piano terra. Questo ha comportato la revoca parziale dell’ordinanza di sgombero che a dicembre dell’anno scorso ha riguardato le attività nel frattempo rimaste aperte. Proprio sulla fase di emissione e ritiro del provvedimento di evacuazione, durante la quale i negozi sono rimasti comunque in funzione, è stata aperta un’inchiesta dalla Procura che ha ipotizzato i reati di abuso d’ufficio e inottemperanza all’ordine della pubblica autorità. Per la prima accusa tutt’ora non ci sarebbero indagati, mentre della seconda dovranno rispondere alcuni dei commercianti di palazzo Pompetti. La vicenda giudiziaria ha viaggiato di pari passo con la procedura tecnico-burocratica per il ripristino dell’edificio a cui è stato aggiunto un ulteriore tassello con l’incarico di progettazione assegnato dai condomini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA