Parco marino, i vongolari «Ora possiamo pescare»

Reazioni alla decisione della Regione che annulla il nulla osta al regolamento Contrari Sel e Pd: «L’area del Cerrano non può essere influenzata dalle elezioni»

PINETO. La Regione ritira il parere positivo sul regolamento dell'area protetta del Cerrano e i vongolari esultano. All'indomani del provvedimento assunto dal governo regionale, che ha annullato la delibera precedentemente presa nel 2006, con la quale si regolavano le attività consentite nel parco marino, i pescatori dichiarano come, a cominciare da subito, si debbano rivedere le caratteristiche dell'area protetta, a partire dalla revisione del divieto di pesca delle vongole vigente al suo interno.

Ma, a differenza della marineria, c'è anche chi contesta il provvedimento della Regione e, dopo le critiche del Wwf, si registrano anche quelle di Robert Verrocchio e degli esponenti di Sel.

Il plauso dei pescatori. «Bene ha fatto la giunta regionale ad annullare le decisioni prese nel 2006», dichiara Giovanni Di Mattia, presidente del Cogevo, il consorzio che gestisce le vongolare operanti da Martinsicuro a Silvi. «L'area protetta, in questi ultimi tre anni, ha comportato uno spreco di denaro pari a circa 14 milioni di euro, tra introiti persi da parte dei vongolari, sovvenzioni statali per i lavoratori in cassa integrazione e costi d'istituzione dell'area», aggiunge Di Mattia,«insomma il parco non è servito a molto, se non a mettere in ginocchio i pescatori». Il rappresentante del Cogevo ribadisce come la categoria non sia contraria alla tutela dell'ambiente e dell'area del Cerrano, ma rivendica la possibilità di pescare, in maniera regolamentata, almeno per 2-3 mesi all'anno, all'interno delle acque del Cerrano. «Abbiamo dalla nostra parte pareri di istituti zooprofilattici ed esperti nel settore scientifico», conclude Di Mattia, «Auspico che ora ci siederemo tutti attorno ad un tavolo per modificare le regole dell'area protetta, e consentire ai vongolari di lavorare».

I pareri politici. Contrari a qualsiasi ipotesi di riperimetrazione del parco e alla concessione di pesca delle vongole si dicono invece Franco Caramanico e Tommaso Di Febo, rispettivamente consigliere regionale e responsabile regionale di Sel. «Ricordiamo che il parco marino Torre del Cerrano è vietato per legge ai vongolari e questo divieto deve essere rispettato», sostengono i due. Caramanico ha inoltre chiesto all'assessore alle politiche agricole Mauro Febbo se sia possibile rimodulare i comparti per la pesca delle vongole, per andare incontro alle esigenze della categoria, evitando però stravolgimenti delle regole di salvaguardia del parco, attraverso la revoca della delibera con la quale la Regione annulla il pronunciamento della giunta del 2006. «L'area del Cerrano non può essere carne da campagna elettorale», afferma invece Robert Verrocchio, candidato sindaco Pd di Pineto, «la Regione deve dire in maniera chiara quello che ad oggi è stato deciso e perché. E' curioso che ci si accorga oggi, a poche settimane dalle elezioni, che quanto deciso nel 2006 non poteva essere deciso. L'area del Cerrano è un'opportunità, non un problema».

Sandro Petrongolo

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