Petrolio, c'è anche Alba per dire un secco no alle nuove perforazioni

Questa sera l'incontro pubblico nella sala del Comune La Regione blocca a metà le trivelle, a rischio il mare

ALBA ADRIATICA. No alle estrazioni di petrolio in Abruzzo. Se ne parlerà stasera, ad Alba Adriatica, dalle 20.45, in un incontro pubblico in programma alla sala conferenze del Comune, in via Andrea Bafile 73. A far gli onori di casa ci sarà il sindaco di Alba Adriatica, Franchino Giovannelli, affiancato da Claudio Censoni e Fabrizio Carletta, esponenti del comitato abruzzese per la difesa dei beni comuni, e da Giovanni Marrone, direttore del centro scuola blu di Martinsicuro. Durante la serata, prima del dibattito, verranno proiettati filmati su impatto ambientale e salute.

Quello delle perforazioni petrolifere in Abruzzo è sempre un argomento di stretta attualità sul quale le polemiche abbondano. Negli ultimi giorni è arrivato un no netto al petrolio da parte del governatore Gianni Chiodi, che ha proposto una misura legislativa da discutere in consiglio regionale. Uno stop, quello imposto dalla Regione, che è teoricamente valido sulla terraferma, ma non in mare, dove lo Stato esercita una competenza esclusiva. Non si è fatta attendere, a tal proposito, la risposta del leader dell'Italia dei Valori, Carlo Costantini, il quale, mostrando scetticismo, ha parlato di "resa" sul petrolio da parte del governatore.

Critiche sono arrivate anche dal deputato dell'Idv, Augusto Di Stanislao, mentre il capogruppo regionale del Pd, Camillo D'Alessandro, ha definito la legge di Chiodi sul petrolio una "truffa politica" che "non blocca nemmeno quel 50% dell'attività estrattiva in corso in Abruzzo". (g.l.)

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