Piantagione di canapa (foto d'archivio)

SENIGALLIA

Piante di cannabis dall'Abruzzo alle Marche, il principio attivo è super

Piantagione sequestrata dalla guardia di finanza in un'azienda agricola vicino ad Ancona, la canapa con  valore 100 volte superiore al limite consentito coltivata in provincia di Teramo

SENIGALLIA. Marijuana dall'Abruzzo nelle Marche. Una piantagione di cannabis è stata scoperta dalla guardia di finanza in un'azienda agricola nelle campagne di Ostra (Ancona). Le piante provenivano da un vivaio situato in provincia di Teramo: nel complesso le Fiamme gialle del Comando provinciale di Ancona hanno ricostruito l'intera filiera produttiva e sequestrato circa 13mila piante di canapa ed infiorescenze già essiccate e pronte per lo smercio, per un peso complessivo di oltre 14 tonnellate (14.356 chilogrammi). Le operazioni, coordinate dalle Procure di Ancona e Teramo, hanno portato alla denuncia di due imprenditori agricoli dell'Anconetano e del gestore del vivaio del Teramano per produzione illecita di sostanze stupefacenti.

Grazie alla collaborazione del personale del Gabinetto Interregionale della Scientifica per le Marche e l'Abruzzo della polizia, le indagini, coordinate dalle Procure di Ancona e Teramo, hanno accertato la presenza nel prodotto di un Thc (principio attivo) anche del 20% e cioè 100 volte superiore al limite consentito per coltivare la canapa light. Dal quantitativo sequestrato di sostanza essiccata e lavorata sarebbe stato possibile ricavare infiorescenze e foglie essiccate corrispondenti a circa 54mila dosi per un profitto totale di circa 1,5 milioni di euro.

Dopo appostamenti e perlustrazioni i finanzieri di Senigallia (Ancona) hanno individuato l'esteso appezzamento di terreno coltivato dall'azienda agricola, formalmente operante nel settore della «coltivazione di prodotti agricoli in genere». C'erano anche gli attrezzi per coltivare lo stupefacente: cisterne d'acqua, un impianto di irrigazione canalizzato per ogni filare e fertilizzanti. Un capannone nelle immediate vicinanze del terreno era allestito per essiccare il prodotto con motori elettrici e ventilatori. I militari hanno sequestrato ed estirpato le piante e poi sono risaliti al vivaio del Teramano. Sequestrate piante in vari stadi di coltivazione e cannabis essiccata pronta per lo smercio. Il giudice di Teramo ha convalidato la misura, disposto il sequestro preventivo e la distruzione della sostanza.